Malformazioni congenite della mano del bambino: cause, sintomi e trattamenti
A cura dell’équipe dell’Unità di Chirurgia della Mano del Gruppo MultiMedica
La mano, morfologicamente completa e correttamente funzionante, rappresenta nell’uomo, sin dalla nascita, un elemento indispensabile per la vita. Essa permette, grazie alla funzione di pinza e di presa, supportata dalla presenza di un pollice opponibile, la manipolazione di oggetti ed il loro utilizzo, l’esplorazione del mondo circostante e l’apprendimento.
Malformazioni congenite della mano, cosa sono?
Le malformazioni della mano, di cui risulta affetto in media 1 bimbo su 1500 nati, sono molteplici e di differente gravità.
Fra le più comuni alcuni esempi sono:
- l’unione di due o più dita (sindattilia),
- la presenza di dita soprannumerarie (polidattilia),
- l’assenza di una o più dita (agenesia),
- la deformazione in posizione piegata delle dita (camptodattilia),
- la deviazione laterale delle dita (clinodattilia),
- la presenza di dita più corte del normale (brachidattilia).
Altre condizioni malformative sono riscontrate in quadri sindromici, dove il problema delle mani è associato ad anomalie diffuse sui quattro arti o localizzate nel distretto cranio-facciale o in organi profondi (rene, cuore, sistema circolatorio).
Alcune tra le più note sindromi malformative sono l’artrogriposi e la sindrome di Apert.
Vi sono situazioni in cui la presa va creata. È il caso della pollicizzazione, ossia la procedura che trasforma l’indice di una mano in un pollice e del trasferimento di dita del piede alla mano.
A queste condizioni cliniche patologiche fa seguito un’importante deficit funzionale che influirà poi sullo sviluppo psicofisico del bambino, sul suo comportamento e sulla sua vita di relazione.
Diagnosi delle malformazioni congenite della mano
La diagnosi delle malformazioni congenite della mano può avvenire in utero o subito dopo la nascita. In alcuni casi, le malformazioni possono essere identificate durante un’ecografia prenatale. In altri casi, la diagnosi viene effettuata dopo la nascita, durante un esame fisico del bambino.
È necessario che la diagnosi delle malformazioni congenite della mano sia prima possibile, così da poter intervenire sulla patologia malformativa secondo il timing corretto; è infatti dai 10 ai 18 mesi che il cervello prende conoscenza delle funzioni della mano ed impara ad utilizzarla, adattando gli schemi mentali al suo sviluppo morfologico e funzionale.
Trattamenti per le malformazioni congenite della mano
I trattamenti per le malformazioni congenite della mano variano a seconda della gravità e del tipo di malformazione. In alcuni casi, può essere sufficiente la fisioterapia per migliorare la funzionalità della mano, ma nella maggior parte dei casi la cura delle malformazioni prevede uno o più momenti chirurgici per donare al bambino una mano utile, ciascuno di essi associato ad un trattamento riabilitativo, spesso accompagnato dall’utilizzo di tutori con funzione preventiva, correttiva o funzionale.
La fisioterapia è fondamentale per insegnare al bambino ad utilizzare la “nuova” mano; è fatta di attività ludiche finalizzate, di esercizi presentati attraverso il gioco, di stimolazione neuro-psicomotorie e di tutori. L’atto chirurgico, pur fondamentale in termini anatomici e ricostruttivi, è soltanto una tappa del lungo cammino terapeutico. Il fisioterapista della mano asseconda le diverse fasi maturative del bambino con le attività proposte, adattandole alle sue necessità.
La Chirurgia della Mano in MultiMedica
L’Unità Operativa Universitaria di Chirurgia e Riabilitazione della mano, diretta dal Prof. Giorgio Pajardi, da 25 anni si occupa delle problematiche di mano e dell’arto superiore, siano esse di carattere degenerativo, malformativo o traumatico.
Il Centro dispone di 27 sedute operatorie settimanali su 3 strutture, dove ogni anno vengono operati circa 8.000 pazienti. Nel contesto di questo reparto è presente l’Unità di Chirurgia della mano pediatrica, la più grande d’Europa, che tratta bambini con patologie congenite ed è riconosciuta un’eccellenza a livello internazionale per qualità delle cure e numero di interventi.
Il team è composto da 6 chirurghi pediatrici, 4 anestesisti, 14 fisioterapiste dedicate, 1 neuropsicomotricista, 1 psicologa, 1 nurse di reparto, 1 strumentista e 2 segretarie.
Ogni anno vengono visitati circa 1.600 pazienti pediatrici per malformazioni, 314 per traumi ed effettuate 408 medicazioni. Vengono eseguite circa 350 operazioni di microchirurgia su bambini con malformazioni, fornite 9.000 prestazioni riabilitative e 1.900 prestazioni di neuropsicomotricità.
Gli Specialisti in Chirurgia della Mano Pediatrica a Milano
L’U.O. di Chirurgia della Mano di MultiMedica, diretta dal Prof. Giorgio Pajardi, rappresenta un punto di riferimento nazionale per il trattamento della mano pediatrica congenita e traumatica.
Il reparto di Chirurgia della mano pediatrica, sito presso l’Ospedale San Giuseppe del Gruppo MultiMedica, fornisce consulenza, assistenza e cure ai piccoli pazienti ed alle loro famiglie attraverso il lavoro di un’équipe polispecialistica che include tutte le figure professionali (dal chirurgo della mano con competenze plastiche e ortopediche pediatriche, al fisioterapista, neuropsicomotricista, infermiere, psicologo, ecc.) necessarie nella presa in carico di un bambino con una patologia congenita o traumatica della mano e/o dell’arto superiore
Responsabile del Servizio di Chirurgia della Mano Pediatrica dell’Ospedale San Giuseppe a Milano è la Dott.ssa Chiara Parolo, la quale si occupa del trattamento delle patologie elettive e traumatiche della mano e dell’arto superiore, con particolare dedizione alle malformazioni congenite e alla traumatologia pediatrica. Il desiderio di approfondire gli studi e di acquisire le migliori tecniche specialistiche in materia di chirurgia plastica e ricostruttiva per il trattamento della mano pediatrica, l’ha portata a trascorrere diversi periodi di formazione all’estero, dove ha avuto l’opportunità di affiancare nella pratica clinica massimi esperti a livello internazionale nel trattamento delle malformazioni congenite della mano e dell’arto superiore: in Italia il Prof. Giorgio Pajardi, in Giappone la Dott.ssa Emiko Horii, negli Stati Uniti il Dott. Neil Jones e la Dott.ssa Maribeth Ezaki, in Francia, a Parigi, il Dott. Stephan Guero, specialista in chirurgia plastica pediatrica.
Il reparto si avvale, altresì, dell’esperienza del Dott. Filippo Sénès, ex Responsabile dell’U.O.S. di Chirurgia della mano e Microchirurgia dell’Istituto “Giannina Gaslini” di Genova, il quale si occupa in particolare delle deformità congenite e acquisite dell’apparato locomotore nell’età evolutiva. Un settore che ha portato avanti negli anni è stato quello della Chirurgia della mano e microchirurgia ricostruttiva di ambito pediatrico, con particolare riferimento al trattamento delle paralisi ostetriche del plesso brachiale, la chirurgia dei nervi periferici, delle malformazioni congenite della mano e dell’arto superiore, la chirurgia della spasticità dell’arto superiore, la chirurgia plastica ricostruttiva ortopedica ed il trattamento delle deformità scheletriche post-traumatiche.
Il Dott. Sénès rappresenta in Italia un riferimento per il trattamento delle paralisi ostetriche del plesso brachiale e della chirurgia dei nervi periferici.