Un elettrocardiogramma, eseguito per attività sportiva, ha mostrato un quadro di Wolf-Parkinson-White (WPW). Devo preoccuparmi?
Ho 25 anni e sono sempre stato bene. Un elettrocardiogramma, eseguito per attività sportiva, ha mostrato un quadro di Wolf-Parkinson-White (WPW). Devo preoccuparmi?
Risponde
Dr. Michele Lombardo, Direttore dell’Unità di Cardiologia dell’Ospedale San Giuseppe. Inviate le vostre domande a info@multimedica.it
Gent.mo,
Per rispondere alla sua domanda è necessaria una premessa. Normalmente, l’impulso elettrico che dà origine alla contrazione cardiaca nasce dall’atrio sinistro, viene filtrato dal nodo atrio-ventricolare e infine stimola i due ventricoli. Nei portatori di WPW è presente una via accessoria di conduzione che, non filtrata, è in grado di stimolare i ventricoli bypassando il nodo atrio-ventricolare. Di conseguenza, poiché la via collaterale conduce più velocemente rispetto a quella nodale, l’ettrocardiogramma (ECG) mostra nei pazienti con WPW comune una stimolazione ventricolare anticipata (onda delta), seguita da un tempo di conduzione dello stimolo tra gli atrii e i ventricoli che sarà più breve (tempo P-Q). In rari casi, la via anomala viene percorsa in senso retrogrado e l’onda delta non sarà visibile (WPW occulto). Sul piano clinico, l’esaltata percorribilità della via anomala, specie in condizioni di aumentata stimolazione neuro-adrenergica, può favorire l’insorgenza di aritmie da rientro, avvertite dal paziente come palpitazioni accessionali, che possono comparire con varia frequenza e durata. L’aritmia può interessare cuori per il resto normali e si perpetua fino a quando una delle due vie (nodo o via accessoria) non è più in grado di condurre. La periodicità e la gravità delle aritmie dipende dal grado di refrattarietà elettrica della via accessoria: tanto più questa è ridotta, tanto maggiore è il rischio di sviluppare aritmie rapide: in corso di fibrillazione atriale, in particolare, il ritmo cardiaco può raggiungere frequenze talmente elevate da richiedere un’immediata interruzione dell’episodio aritmico. I portatori di WPW sintomatici per palpitazioni parossistiche devono essere sottoposti ad uno studio elettrofisiologico per via femorale destra per la stratificazione del rischio clinico: se la via accessoria mostra elevate capacità conduttive, è indicato, nel corso della stessa seduta, procedere alla sua interruzione mediante ablazione trans-catetere con radio-frequenza. Per le vie accessorie di sinistra dovrà essere utilizzata la puntura transettale per raggiungere l’atrio di sinistra. Dopo un’ablazione efficace non sarà più visibile l’onda delta e il risultato clinico potrà risultare ottimale.
In conclusione: nel suo caso, il quadro elettrocardiografico di WPW non si è ancora associato a sintomi clinici e questo è un dato già tranquillizzante. Tuttavia, la giovane età e l’attività sportiva praticata, suggeriscono l’esecuzione, non urgente, di un test da sforzo massimale, seguito da una valutazione Aritmologica.