I disturbi alimentari: Anoressia, Bulimia e BingeEating
Insieme alla Dr.ssa Maura Levi, Medico psicologo clinico del Gruppo MultiMedica facciamo chiarezza su cosa siano e come si possano riconoscere Anoressia, Bulimia e BingeEating
Cosa si intende per Disturbo Alimentare?
I Disturbi alimentari sono un insieme di patologie di origine psichica. Tra queste vengono annoverate l’Anoressia, caratterizzata da un’importante riduzione dell’apporto di cibo, la Bulimia in cui l’assunzione di grandi quantità di cibo è seguita da comportamenti atti ad evitare l’aumento di peso (autoinduzione del vomito, uso di diuretici o lassativi) e il Disturbo BingeEating, descritto dalla presenza di abbuffate senza comportamenti compensatori e pertanto spesso associato a obesità.
Quali sono i campanelli di allarme per identificare un Disturbo alimentare?
- Variazioni importanti di peso (dimagrimento per l’Anoressia, incremento per il BingeEating)
- Alterazioni del ciclo mestruale (nell’Anoressia si verifica assenza del ciclo mestruale)
- Tendenza ad alzarsi da tavola per andare in bagno dopo avere consumato i pasti (Bulimia)
- Tendenza a fare abbuffate di nascosto (Bulimia e BingeEating)
- Tendenza all’isolamento e alla chiusura relazionale sia con gli amici sia con i parenti (Anoressia, Bulimia e BingeEating)
- Tendenza a evitare di mangiare di fronte ad altre persone (Anoressia, Bulimia e BingeEating)
Chi può essere affetto da Disturbi Alimentari?
In generale l’Anoressia, la Bulimia e il Bingeeating si manifestano più nelle donne che negli uomini.L’anoressia ha più spesso un esordio tra i 15 e 25 anni. In rari casi può esordire in età infantile.La bulimia insorge più frequentemente tra 15 e 40 anni. Il BingeEating si presenta per la prima volta tra i 18 e 40 anni, ma spesso si manifesta anche dopo i 55 anni.
Quali sono le conseguenze mediche di chi soffre di un Disturbo Alimentare?
- Nell’Anoressia, il dimagrimento eccessivo crea scompensi metabolici che, nei casi più gravi, può portare anche alla morte;
- Nella Bulimia l’uso di lassativi e diuretici può comportare importanti squilibri elettrolitici nel sangue, la pratica del vomito autoindotto invece facilita insorgenza di lesioni a livello dell’esofago e dello stomaco;
- Il Disturbo BingeEating, essendo spesso associato a gravi forme di obesità, è correlato all’aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, ipertensione, patologie cardiache e diabete.
Come possono essere trattati i Disturbi Alimentari?
Date queste gravissime conseguenze mediche, è importantissima una diagnosi precoce. Quindi, qualora venissero identificati alcuni campanelli di allarme, è fondamentale chiedere aiuto a centri specializzati per i Disturbi alimentari (chiamati centri DCA), che rappresentano l’unica vera possibilità di trattamento adeguato. Solo in questi centri ci si può avvalere di un équipe multispecialistica integrata, è infatti fondamentale, per le caratteristiche stesse di queste patologie, che chi soffre di qualsiasi disturbo alimentare sia aiutato non solo da un dietologo e da un internistico, ma anche da un psicologo e da uno psichiatra.