L’udito, perché prevenire e curare uno dei più importanti sensi per l’uomo è fondamentale
“La dama e l’unicorno” è il titolo moderno attribuito ad un ciclo di sei arazzi rappresentanti i 5 sensi più un sesto, l’amore.
Questo ciclo di opere, conservato presso il Museo Nazionale del Medioevo a Parigi, è spesso considerato una delle opere d’arte più importanti di tutto il medioevo europeo e nel suo insieme rappresenta l’essenza stessa di ciò che significa appartenere al genere umano.
Tutto quello che qualifica il nostro essere umani passa infatti attraverso i nostri sensi e la nostra sfera etica ed affettiva.
La musica, la pittura, la letteratura, etc non potrebbero esistere senza i nostri sensi e la capacità di interpretare gli input sensoriali.
In questo contesto che ruolo occupa l’udito?
È intuitivo il ruolo che l’udito svolge nello sviluppo del linguaggio, della capacità di comunicare e comprendere e nella fruizione della musica.
Meno noto è il ruolo che questo senso svolge nel mantenimento delle capacità cognitive, infatti è stato osservato recentemente che i pazienti con udito ridotto vanno incontro a demenza senile 5 volte di più dei normo udenti ed è noto da tempo come per uno sviluppo psico-fisico normale sia fondamentale per i bambini avere ogni forma di ipoacusia corretta il più tempestivamente possibile.
Negli ultimi decenni sono stati fatti molti progressi per la diagnosi precoce delle ipoacusie dell’infanzia e oramai raramente capita di imbattersi in ipoacusie infantili non trattate.
Ciò nonostante sono ancora molti i passi da compiere al fine di educare la società sulla protezione e una attenta cura dell’udito.
Se sui posti di lavoro sono state prese diverse precauzioni per la tutela dell’udito, meno è stato fatto per sensibilizzare la popolazione sui rischi che l’udito corre nella vita quotidiana, per esempio quando si va in discoteca, quando si usa un asciugacapelli molto rumoroso o quando ci si trova in mezzo al traffico assordante.
È inoltre fondamentale evidenziare per la popolazione più anziana l’importanza di correggere le ipoacusie senili.
Troppo spesso, quando noi specialisti suggeriamo una protesizzazione acustica, ci troviamo di fronte a dei rifiuti. La protesi acustica è percepita da molti come un marchio di infamia, una certificazione che oramai non si è più buoni a nulla, e poco finora sono serviti gli esempi di figure pubbliche, come il presidente Bill Clinton che indossa senza alcun problema le sue protesi acustiche, per cambiare questa attitudine generale.
Le protesi acustiche, quando indicate, sono lo strumento per tenerci agganciati alla realtà alla interazione con il nostro ambiente ed anche, come osservato recentemente, il modo per prevenire il deterioramento delle nostre capacità cognitive.