Ernia iatale e cuore
L’ernia iatale può avere ripercussioni a livello cardiaco?
Se sì, soffrendo di questa patologia, quali esami mi consiglia di fare?
Risponde
Dr. Michele Lombardo,
Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia
Ospedale San Giuseppe – MultiMedica
Gentile signore,
l’ernia iatale è una condizione molto frequente e la sua diagnosi deve essere confermata da un esame endoscopico; la gastroscopia. I disturbi lamentati dal paziente sono provocati dall’azione irritante esercitata sull’esofago dal reflusso gastrico e possono talvolta essere scambiati per sintomi secondari ad insufficienza coronarica, in quanto le vie nervose di trasmissione del dolore toracico/epigastrico (alla bocca dello stomaco) sono le stesse. La conseguenza è che il paziente con ernia iatale, specie se non trattato con farmaci inibitori di pompa, può soffrire di dolori, pirosi, senso di oppressione e di mal digestione, che devono essere distinti da quelli provocati da un’ischemia cardiaca.
Concludendo, l’ernia iatale non è una causa di peggioramento di eventuali patologie cardiache. I disturbi da essa provocati hanno caratteristiche abbastanza tipiche: compaiono più facilmente a digiuno o dopo assunzione di cibi particolari, caffè o alcoolici; non sono abitualmente in rapporto con lo sforzo e vengono rapidamente alleviati dai farmaci anti-H2.
Tuttavia, in caso di dubbi, è sempre opportuno escludere una patologia coronarica, che potrebbe essere presente nello stesso paziente e provocare disturbi dolorosi e dispeptici “embricati”. In tale evenienza, il paziente dovrà rivolgersi al proprio Medico, che valuterà se ricorrere ad una consulenza cardiologica per l’esecuzione del test provocativo d’ischemia miocardica più indicato.