Ora solare, sicuri di essere pronti?
Il 25 ottobre potremo rimanere a letto un’ora in più, ma non per tutti questo corrisponderà ad una preziosa ora di sonno. Per molti il cambiamento d’orario si potrebbe tramutare in un’ora insonne. Avendo regolato, nei sei mesi di ora legale precedenti, il proprio orologio biologico su un ritmo sonno veglia anticipato di un’ora, questo si potrebbe tradurre per giorni, o anche per qualche settimana in una sveglia anticipata rispetto all’orario usuale.
7 regole per affrontare i nuovi ritmi
- Dormire almeno 6 ore per notte
- Seguire, per quanto possibile l’andamento della luce solare per iniziare la propria attività giornaliera.
- Fare esercizio al mattino durante il fine settimana, rispettandole condizioni individuali di salute e il livello di allenamento.
- Non utilizzare pc e smartphone/tablet almeno fino a 2 ore prima di andare a dormire
- Prestare attenzione alla dieta, assicurandosi di consumare regolarmente cibo fresco, integrale, cercando di limitare l’assunzione di alimenti conservati e mantenere un basso consumo di zucchero particolarmente di fruttosio.
- Dormire in completa oscurità, controllarela presenza di campi elettromagnetici nella camera, mantenere la temperatura non superiore ai 20 gradi
- Integrare la normale alimentazione con la melatonina se si hanno problemi a dormire.
Le ricerche
Nel 2007 è stato pubblicato uno studio condotto nei paesi del Centro Europa su 55.000 persone, in cui veniva osservato per otto settimane il ritmo del sonno successivo allo spostamento sia verso l’ora legale, sia verso l’ora solare.
I ricercatori hanno scoperto che la maggior parte delle persone intervistate non riusciva ad adeguare completamente i propri ritmi a nessuno dei due cambi di ora.
Lo spostamento in avanti di un’ora non sembra particolarmente ben assorbito dai soggetti nottambuli: le persone inclini ad andare a dormire a tarda ora e a svegliarsi più tardi, hanno percepito un maggiore disagio notturno che si traduce in un riposo meno soddisfacente.
Quest’aspetto potrebbe correlarsi a quanto riscontrato da un altro studio europeo condotto nel 2012, che ha documentato addirittura un significativo incremento di eventi cardiovascolari acuti, manifestatisi nel lunedì successivo all’introduzione dell’ora legale. Questi risultati sembrano connessi agli effetti negativi della deprivazione del sonno fisiologico, che comporterebbe la generazione di sostanze infiammatorie nocive per l’organismo, in grado di lesionare l’apparato cardiovascolare e in particolare i vasi coronarici e quelli cerebrali.
Anche nei soggetti abituati a dormire profondamente durante le ore del mattino prima del sorgere del sole, la necessità di alzarsi dal letto quando la luce del sole non è ancora presente, può condizionare un risveglio difficoltoso ed incompleto. Questa condizione è notoriamente collegata a una più difficile esecuzione di alcuni gesti elementari come la rasatura del mattino, ma sembra anche connessa ad una maggiore difficoltà nel rispettare gli orari, come quelli dei mezzi pubblici. Secondo un indagine condotta negli USA vi sarebbe anche un chiaro nesso con l’incremento degli incidenti automobilistici da inosservanza della segnaletica stradale che si registrano dopo che l’ora solare viene ristabilita.
In conclusione se non avete fretta d’invecchiare e non volete invecchiare male, muovetevi di giorno quanto potete e dormite bene di notte!