Come prevenire la “sfortuna” in oncologia
Secondo un articolo molto discusso chi è colpito da un tumore in molti casi sarebbe stato solamente vittima della “sfortuna”.
Gli autori dello studio sostenevano che due terzi dei tumori da loro presi in esame sarebbero imputabili solo a mutazioni genetiche nelle cellule staminali (quindi “al caso”) piuttosto che a cause esterne o a stili di vita sbagliati.
In risposta a queste conclusioni noi vogliamo però rimarcare che anche i tumori frutto di “sfortuna” potrebbero diminuire se si attua prevenzione.Perché, oltre alla genetica, conta molto il “microambiente” del tumore, ovvero il corpo nel quale il tumore si sviluppa e che può combatterlo se aiutato.
L’ereditarietà si può conoscere attraverso la consulenza genetica mentre altri fattori sono condizionabili.
Cosa fare:
- mantenere una sana alimentazione
- fare attività fisica
- evitare situazioni di rischio come ambienti inquinati, fumo e alcool.
I nemici della salute:
- fumo di tabacco
- alcool
- cattiva alimentazione
- sovrappeso e obesità
- radiazioni UV
- cancerogeni chimici
- fibre di amianto
- alcuni virus e batteri
- geni ereditari di suscettibilità
- in particolare per i tumori mammari e della prostata: lo status ormonale, l’età, il genere, e infine situazioni patologiche dei tessuti, quali l’infiammazione cronica.
Il “caso”, pur non del tutto eludibile, può essere limitato da ciascuno di noi agendo su una serie di fattori e occupandosi attivamente della propria lotta preventiva al cancro. É come attraversare la strada alla luce e sulle strisce pedonali: se si è proprio sfortunati, si può essere travolti lo stesso, sicuramente si rischia molto meno in questo modo che attraversando un’autostrada di notte lungo una curva pericolosa.Il fattore “sfortuna” può quindi essere limitato occupandosi attivamente e costantemente della propria salute.
Le parole chiave per prevenire la sfortuna in oncologia
- controllo delle abitudini di vita, astensione dal fumo
- attività fisica e lotta alla sedentarietà
- alimentazione e dieta
- controlli, screening e diagnosi precoce
- lotta agli agenti infettivi
- chemioprevenzione farmacologica
- terapia mirata quando il tumore è manifesto