L’importanza delle relazioni comunicative di gruppo per la persona afasica
Fare una chiacchierata con un amico, leggere il giornale, scrivere un messaggio….
È facile, lo si fa tutti i giorni. Per le persone afasiche queste sono attività spesso impossibili o possibili con grande fatica. L’afasia è un disturbo acquisito del linguaggio causato per lo più da patologie cerebrovascolari che impedisce di utilizzare normalmente il linguaggio nelle attività comunicative di tutti i giorni, ed è causa spesso di perdita di autonomia ed isolamento. Ogni anno in Italia circa 20.000 nuovi casi. Ruolo fondamentale per il reinserimento sociale è ricoperto da familiari, amici, colleghi.
Su sollecitazione proprio delle persone afasiche e dei loro familiari nasce nel 1994 A.IT.A – Associazione Italiana Afasici – una associazione senza fini di lucro che negli anni si diffonde in molte regioni italiane allo scopo di favorire l’integrazione socio-comunicativa delle persone afasiche e di diffondere la conoscenza di questa patologia. In Lombardia sono presenti diverse Sezioni afferenti alla sede centrale di Milano.
Nel maggio 2016 si costituisce presso l’Ospedale MultiMedica la Sezione di Castellanza che ad oggi raduna il martedì pomeriggio circa 45 persone fra afasici, familiari e volontari. L’associazione ha un ruolo fondamentale nel ricreare un tessuto sociale rassicurante per le persone afasiche e le loro famiglie, organizzare incontri e seminari su argomenti di rilievo clinico, sociale, assistenziale e scientifico che riguardano l’afasia.
Con questo intento l’incontro “L’importanza delle relazioni comunicative di gruppo per la persona afasica” che si terrà sabato, 24 novembre 2018, presso l’Auditorium dell’Ospedale MultiMedica di Castellanza, rappresenta l’occasione per approfondire una tematica così importante con la dr.ssa Nicoletta Beschin, neuropsicologa che da molti anni si occupa di problematiche afasiche.
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