Sport consigliati per chi soffre di pressione alta
L’esercizio migliore per prevenire la pressione alta
L’aumento dei valori pressori costituisce un pericolo per il nostro cuore e per i vasi che portano il sangue ai principali organi del corpo. L’ipertensione, pertanto, deve essere curata, in primo luogo adottando uno adeguato stile di vita sia igienico che dietetico, oltre che una terapia farmacologica prescritta dal Medico Curante. In questo ambito, oltre ad una dieta povera di sale, all’astensione da fumo, alcoolici e dal consumo di liquirizia, un programma di attività fisica regolare e programmata assume un reale ruolo protettivo, sia per abbassare i valori pressori, che per prevenire i danni cardiaci e vascolari.
Lo sport per gli ipertesi
Tutte le attività sportive di tipo aerobico, cioè quelle caratterizzate da movimenti ritmici che utilizzano vari gruppi muscolari, sono consigliate, purché attuate secondo un programma di graduale e progressivo aumento del carico lavorativo. Tra queste, la corsa, il nuoto, il tennis, il ciclismo, il ballo e in generale gli esercizi eseguiti in palestra sono raccomandati, escludendo gli sforzi isometrici, quali ad esempio il sollevamento pesi.
Le attività aerobiche, infatti, se regolarmente eseguite, migliorano il tono vagale a scapito di quello simpatico e riducono la frequenza cardiaca, come il consumo cardiaco di ossigeno: questo si traduce in un effetto ipotensivo, in un aumento della capacità lavorativa e della sensibilità insulinica a carico delle grandi masse muscolari dell’organismo. Non va dimenticato lo stato di benessere secondario all’aumento di endorfine cerebrali a seguito di un’attività sportiva ben condotta.
Ovviamente, tutte le attività sportive devono tenere contro dell’età del soggetto e dello stato di allenamento o di sedentarietà dal quale si parte. I carichi di lavoro, quindi, non devono essere improvvisati e inadeguati per un fisico non adeguatamente preparato per svolgere quel determinato carico di lavoro
Con queste precauzioni, chi pratica lo sport abitualmente, potrà ottenere una riduzione del proprio rischio cardio-vascolare.
Dr Michele Lombardo, Direttore dell’Unità di Cardiologia, Ospedale San Giuseppe – Gruppo MultiMedica