Sette cose che non tutti sanno sul Kinesio Tape
Da qualche anno, anche in Italia, vediamo sportivi che utilizzano delle “strisce colorate” sulla pelle, come fossero tatuaggi, di cosa si tratta?
E’ il Kinesio Tape, un cerotto elastico, colorato, di cotone, ipoallergenico e privo di lattice, inventato negli anni ’80 dal Dott. Kenzo Kase, chiropratico giapponese. La caratteristica principale è la sua elasticità, che imita la flessibilità della pelle e dei muscoli.
Questi cerotti sono utili nella riduzione del dolore, nel facilitare il riassorbimento di edemi ed ematomi, nello scaricare gli apparati tendinei e nell’inibire o facilitare il lavoro muscolare.
Ecco, in 7 punti chiave, quando e come utilizzarli e applicarli:
- È una tecnica basata su nozioni di biomeccanica e fisiologia per cui dovrebbe essere applicata solo da personale formato e competente, come fisioterapista, osteopata e medico, che, dopo aver svolto una diagnosi, decide come applicare il Kinesio Tape sulla base di una precisa scelta terapeutica
- L’operatore può utilizzare l’applicazione del Kinesio Tape anche come trattamento coadiuvante ad altre terapie (es. crioterapia o mobilizzazione)
- Il cerotto non contiene alcun principio farmacologico: la sua azione dipende interamente dalla costruzione applicata e dallo scopo prefissato
- Il colore del Tape non ha alcuna valenza terapeutica: è solo un vezzo estetico
- Il Kinesio Tape si differenzia dagli altri cerotti per la sua resistenza all’acqua (dalla semplice doccia all’attività sportiva in piscina). L’unica avvertenza è, durante la fase di asciugatura, di tamponarlo e non strofinarlo per evitare che si sollevi dalla cute
- La durata della sua applicazione va dai 3 ai 5 giorni ed il numero di applicazioni varia in base all’andamento clinico/terapeutico
- Nonostante la sua “origine” sportiva, il Kinesio Tape trova oggi grande utilizzo anche in pazienti con diverse patologie che esulano dalla richiesta di prestazioni ginnico/sportive
Esistono delle controindicazioni nell’utilizzo del Kinesio Tape?
Indicativamente no, anzi è un tecnica che non avvalendosi di alcun principio attivo non crea effetti collaterali. Sarebbe comunque da ritenersi controindicata la presenza di tumori e metastasi, infezioni in atto, diabete, flebite e note allergie da contatto ai collanti.