Piscine, laghi, mare: occhio agli occhi!
Mare, laghi, parchi acquatici sono tutti ottimi rimedi per mantenersi freschi quando il clima torrido non dà tregua. Attenzione però, passare molto tempo con gli occhi a contatto con l’acqua può infastidirli. Quando bisogna preoccuparsi del cloro e di contaminanti che possono causare irritazioni e infezioni oculari?
L’acqua clorata delle piscine
Il cloro serve a mantenere le piscine più pulite e sicuri possibili. Ricordatevi però che essendo una sostanza chimica, può essere causa di irritazione per la superficie dell’occhio.
Il cloro può rendere gli occhi un po’ arrossati, lacrimanti e sensibili alla luce per almeno un paio d’ore dopo il contatto. Indossare gli occhialini da nuoto diminuisce l’esposizione alla sostanza chimica. Il modo migliore per alleviare il dolore è quello di sciacquare gli occhi con acqua fresca, pulita o con una soluzione salina.
Se il problema persiste per più di poche ore, è probabile che si stia verificando qualcosa di più grave.
Alcuni virus e batteri, infatti, possono sopravvivere anche nell’acqua clorata e possono causare un’infezione.
I batteri e i virus hanno più probabilità di causare problemi se si ha già un taglio o un’irritazione negli occhi, ad esempio, a seguito dell’uso delle lenti a contatto, che possono irritare la superficie dell’occhio.
Suggerimento: se avete subito un intervento chirurgico oculare, per almeno due settimane rimanete fuori dalle piscine o evitate di mettere la testa sotto acqua.
L’acqua dolce di laghi e fiumi
A differenza dell’acqua clorata, l’acqua dolce di laghi e fiumi può contenere batteri e altri organismi, tra cui l’Acanthamoeba. Questo organismo provoca una infezione oculare rara e difficile da trattare, chiamata Acatomaeba Keratitis, che si verifica più frequentemente in chi utilizza lenti a contatto. L’occhio già irritato è più suscettibile allo sviluppo di un’infezione, sfregarsi gli occhi con le mani bagnate può essere un fattore favorente.
Suggerimento: Il modo migliore per evitare questo tipo di infezione è assicurarsi che le mani siano completamente asciutte prima di mettere le lenti a contatto.
La cheratite di Acanthamoeba è trattabile con farmaci prescritti dal medico, ma una diagnosi precoce è importante. Se non trattata, può causare disfunzioni visive o addirittura cecità. È tuttavia raro che si verifichi, solo in circa 33 casi per milione di portatori di lenti a contatto.
L’acqua degli innaffiatoi
State attenti anche quando utilizzate il tubo da giardino, l’irrigatore o le pistole ad acqua. L’acqua proveniente da un tubo è tipicamente sicura. Ma bisogna tenere presente che non è sicuro spruzzare o sparare acqua negli occhi di chiunque a distanza ravvicinata. L’acqua che colpisce l’occhio ad alta velocità può causare seri danni.
Come si riconosce un’infezione?
I segni tipici di un’infezione oculare sono:
- Rossore
- Dolore
- Perdite giallastre o mucose
- Problemi di vista
- Sensibilità alla luce
- Gonfiore
La cheratite da Acanthamoeba si presenta con sintomi simili, ma può anche includere lacrimazione eccessiva e la sensazione di avere qualcosa nell’occhio.
Se si sospetta che si possa avere un’infezione agli occhi, è importante consultare immediatamente un medico oculista per una valutazione. Se un’infezione non viene trattata correttamente e rapidamente, può causare danni e cicatrici alla retina, con la possibilità anche di influenzare la vista nel lungo termine.