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In breve

L’enteroscopia con videocapsula è una metodica di recente introduzione con la caratteristica esclusiva di fornire immagini endoscopiche dell’intestino tenue in tutta la sua estensione.


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Enteroscopia con videocapsula

Descrizione

Le principali metodiche tradizionali per la diagnosi delle patologie del piccolo intestino (o intestino tenue) includono il clisma del tenue, l’enteroscopia, l’ecografia addominale e la tomografia computerizzata (TAC) dell’addome. L’enteroscopia con videocapsula è una metodica di recente introduzione con la caratteristica esclusiva di fornire immagini endoscopiche dell’intestino tenue in tutta la sua estensione. L’esame prevede l’ingestione di una piccola capsula in grado di trasmettere immagini del piccolo intestino mentre percorre l’apparato digerente.

Come si svolge

Dopo il posizionamento dei sensori e della cintura contenente il registratore, il Paziente deglutirà la capsula endoscopica con un po’ di acqua (come una normale medicina). La registrazione procederà quindi autonomamente, con il normale avanzamento della capsula ad opera della motilità intestinale, lasciando il Paziente libero di muoversi o riposare a suo piacimento. Come unico accorgimento, dovrà evitare di esporsi a campi magnetici durante l’esame (es. campi magnetici all’ingresso delle banche o dei grandi magazzini, radio-ricetrasmittenti). Dovrà inoltre verificare ogni 15-30 minuti che la luce sul registratore si accenda due volte al secondo. Il paziente può bere e mangiare un piccolo spuntino circa 4 ore dopo avere ingoiato la capsula. Al termine della registrazione, che dura dalle 6 alle 8 ore circa, i sensori e il registratore vengono rimossi e il paziente può tornare a casa. L’evacuazione della capsula (che non dovrà essere recuperata!) avviene entro 7 giorni al massimo.

Controindicazioni

Soggetti che ricadano in almeno una delle seguenti condizioni non potranno eseguire l’esame:

• sospetta o accertata occlusione o sub-occlusione intestinale;
• diverticolosi condizionante grave deformità del tratto gastroenterico;
• condizioni mentali o fisiche che precludano il rispetto di quanto richiesto dall’esame;
• gravidanza

Soggetti che ricadano in almeno una delle seguenti condizioni potranno essere sottoposti all’esame previa valutazione:

• disturbi della deglutizione;
• pregressa chirurgia resettiva a carico dell’intestino tenue;

• precedente chirurgia addominale;

• diabete con neuropatia;

• alterazioni note della motilità del tratto gastroenterico;

• pacemaker cardiaco o altri impianti elettromedicali.

Cosa fare prima dell’esame

Nei due giorni precedenti, la dieta deve essere leggera e povera di scorie (niente frutta e verdura) ed è prescritto digiuno dalla sera precedente. Nelle due ore antecedenti andrà ingerita una preparazione apposita, indicata dal Medico. Per gli uomini potrà essere necessaria, per facilitare l’applicazione dei sensori, la depilazione dell’addome intorno all’ombelico. è indispensabile sospendere i medicinali a base di ferro una settimana prima dell’esame. I farmaci assolutamente necessari possono essere assunti 3 ore prima dell’esame o 2 ore dopo l’ingestione della capsula. I farmaci sub-linguali possono essere assunti in qualunque momento

Potenziali rischi

Si possono verificare reazioni allergiche agli adesivi utilizzati per fissare le antenne alla cute. In casi rari, inoltre, la capsula può rimanere bloccata nell’intestino, a causa di un restringimento non noto, rendendo necessario un intervento endoscopico o chirurgico per la sua rimozione.

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