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In breve

L’ipertrofia prostatica benigna (IPB), nota anche come ingrossamento della prostata, è una condizione comune tra gli uomini più anziani, caratterizzata da un aumento non canceroso delle dimensioni della ghiandola prostatica.


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Trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna

Descrizione

L’ipertrofia prostatica benigna (IPB), nota anche come ingrossamento della prostata, è una condizione comune tra gli uomini più anziani, caratterizzata da un aumento non canceroso delle dimensioni della ghiandola prostatica. Questo disturbo può causare sintomi urinari fastidiosi, come difficoltà a urinare, minzione frequente e debole, e può influire sulla qualità della vita. Fortunatamente, esistono diverse opzioni di trattamento per gestire l’IPB, comprese tecniche di ultima generazione che offrono risultati più efficaci e un recupero più rapido.

Terapia farmacologica

La terapia farmacologica è spesso il primo approccio nel trattamento dell’IPB lieve o moderata. Gli inibitori della 5-alfa-reduttasi e gli alfabloccanti sono i farmaci comunemente prescritti.
Gli inibitori della 5-alfa-reduttasi riducono le dimensioni della prostata bloccando il testosterone, un ormone che promuove la crescita prostatica. Gli alfabloccanti rilassano i muscoli intorno all’uretra e alla prostata, facilitando il flusso urinario. La terapia farmacologica può fornire un sollievo significativo dai sintomi, ma può richiedere tempo per ottenere risultati completi.

Terapia con laser

La terapia con laser è una tecnica di ultima generazione utilizzata per trattare l’IPB in modo meno invasivo rispetto alla chirurgia tradizionale. La terapia con laser consiste nell’usare la luce laser per vaporizzare o rimuovere il tessuto prostatico in eccesso. Tra le diverse opzioni, la GreenLight laser è particolarmente popolare.
Questa tecnica permette una rapida rimozione del tessuto prostatico e riduce al minimo il rischio di sanguinamento, con tempi di recupero più brevi rispetto alla chirurgia tradizionale.

Embolizzazione delle arterie prostatiche

La PAE è un trattamento relativamente nuovo per l’IPB, che coinvolge l’iniezione di piccole particelle in grado di bloccare le arterie che alimentano la prostata. Questo provoca una riduzione del flusso di sangue nella ghiandola, riducendo le sue dimensioni e i sintomi associati. La PAE è un’opzione promettente per i pazienti che desiderano evitare la chirurgia o non possono sottoporsi a interventi più invasivi.

Chirurgia transuretrale della prostata

La TURP è una procedura chirurgica tradizionale utilizzata per trattare l’IPB grave. In questa tecnica, un endoscopio viene inserito attraverso l’uretra per rimuovere il tessuto prostatico in eccesso. Anche se è una procedura efficace, può comportare alcuni rischi e richiede un periodo di recupero più lungo rispetto alle opzioni meno invasive.

Enucleazione laser Holmio (HOLEP)

La HoLEP è una tecnica di ultima generazione che combina l’utilizzo del laser ad alta energia con la chirurgia endoscopica. Questa procedura consente la completa enucleazione del tessuto prostatico, offrendo risultati simili alla TURP ma con meno sanguinamento e un recupero più rapido. La HoLEP è particolarmente indicata per pazienti con prostata di dimensioni notevoli o con IPB più avanzata.

 

L’ipertrofia prostatica benigna è una condizione comune tra gli uomini più anziani e può causare sintomi urinari fastidiosi. Fortunatamente, ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili, comprese tecniche di ultima generazione che offrono soluzioni più efficaci e meno invasive. La scelta del trattamento dipenderà dalle dimensioni della prostata, dalla gravità dei sintomi e dalle preferenze del paziente. Consultarsi con un urologo esperto aiuterà a determinare il piano di trattamento più adatto per una gestione ottimale dell’IPB e per migliorare la qualità della vita del paziente.