Allattamento al Seno: un alleato della longevità per mamma e bambino
L’allattamento al seno è molto più di un semplice gesto di nutrizione: è un vero e proprio investimento sulla salute a lungo termine, capace di influenzare la longevità e il benessere di mamma e bambino. Oltre a fornire il perfetto mix di nutrienti, il latte materno trasmette anticorpi, ormoni e fattori di crescita che rafforzano il sistema immunitario e proteggono da numerose malattie, anche in età adulta.
I benefici, infatti, non si fermano ai primi anni di vita: alcune ricerche suggeriscono che l’allettamento potrebbe addirittura influenzare la lunghezza dei telomeri, ossia le “protezioni” del DNA che determinano la velocità di invecchiamento cellulare. Più sono lunghi i telomeri, maggiore è la probabilità di vivere a lungo e in salute.
I benefici dell’allattamento per il bambino: una protezione che dura tutta la vita
Il latte materno è un alimento unico e insostituibile, che fornisce al neonato tutto ciò di cui ha bisogno per crescere sano e forte, con effetti benefici che si estendono ben oltre lo svezzamento:
- Sistema immunitario più efficiente: grazie agli anticorpi e ai fattori di crescita, il bambino sviluppa una maggiore resistenza a infezioni, allergie e malattie autoimmuni;
- Minor rischio di sviluppare malattie croniche: diversi studi dimostrano che i bambini allattati al seno hanno una minore incidenza di obesità, diabete di tipo 2, ipertensione e malattie cardiovascolari in età adulta;
- Miglior sviluppo celebrale: il latte materno è ricco di DHA, un acido grasso essenziale per lo sviluppo cerebrale, che favorisce migliori capacità cognitive e un maggiore benessere psicologico nel lungo termine;
- Telomeri più lunghi e invecchiamento più lento: uno studio pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition ha evidenziato che i bambini allattati al seno nei primi mesi di vita presentano telomeri più lunghi rispetto a quelli nutriti con latte artificiale
I benefici dell’allattamento per la mamma: protezione contro tumori e malattie cardiovascolari
Allattare è anche un’importante protezione per la salute materna:
- Riduzione del rischio di tumori: l’allattamento abbassa il rischio di tumore al seno e all’ovaio, grazie alla riduzione dell’esposizione agli estrogeni e alla continua rigenerazione delle cellule mammarie;
- Protezione cardiovascolare: studi hanno dimostrato che le donne che allattano hanno livelli di colesterolo più equilibrati, una pressione arteriosa più stabile e un minor rischio di sviluppare malattie cardiache e ictus;
- Miglior controllo del peso e metabolismo più sano: durante l’allattamento, il corpo utilizza le riserve di grasso accumulate in gravidanza, favorendo un dimagrimento naturale e sostenibile. Inoltre, migliora la sensibilità all’insulina, riducendo il rischio di diabete di tipo 2;
- Un aiuto per la salute mentale: l’allattamento stimola la produzione di ossitocina, l’ormone del benessere, che aiuta a ridurre ansia, stress e rischio di depressione post-partum.
Allattamento: un legame emotivo insostituibile
L’allattamento non è solo nutrizione, ma anche un momento di intimità che rafforza il legame madre-figlio. Il contatto pelle a pelle, il calore e il ritmo della suzione creano un senso di sicurezza e protezione nel bambino, favorendone un sano sviluppo emotivo e, contemporaneamente riduce lo stress materno.
È quindi importante ricordare che l’allattamento è un’esperienza unica, da vivere con serenità e con il giusto supporto.
Quanto deve durare l’allattamento?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’allattamento esclusivo fino ai 6 mesi e consiglia di proseguirlo, insieme ad altri alimenti, possibilmente fino ai 2 anni. Tuttavia, ogni mamma e ogni bambino sono diversi: non esiste una durata perfetta, ma solo quella più adatta a ciascuna famiglia.
Purtroppo, i tassi di allattamento al seno in Italia sono ancora bassi: se il 90% delle mamme inizia ad allattare, dopo 4 mesi solo il 31% continua esclusivamente al seno e a 6 mesi la percentuale scende al 10%.
Latte materno: un alimento insostituibile
Il latte materno è un alimento insostituibile, perfetto dal punto di vista nutrizionale e facilmente digeribile. Nei primi giorni di vita, la madre produce colostro, un liquido altamente concentrato di anticorpi e proteine, fondamentale per il neonato. La montata lattea avviene generalmente entro i primi cinque giorni e viene stimolata dalla suzione frequente del bambino. Laddove non vi siano reali impedimenti all’allattamento o non sussistano particolari esigenze legate alle condizioni cliniche del neonato, il latte artificiale dovrebbe essere evitato.
È vero che tutte le mamme hanno il latte?
Tendenzialmente si, salvo rarissime eccezioni.
Ogni donna inizia a sviluppare la ghiandola mammaria prima della nascita, cioè quando è ancora nel grembo materno; lo sviluppo si ferma durante l’infanzia per poi riprendere in pubertà e continuare a ogni ciclo mestruale fino a circa 35 anni, per completarsi soltanto con la gravidanza quando il sistema dei dotti lattiferi e degli alveoli cresce in vista della nascita del bebè. Questo avviene in tutte le donne, con eccezioni rarissime, come in caso d’interventi chirurgici di asportazione dei tessuti ghiandolari.
Quando e quanto attaccare il bambino al seno?
Per favorire l’allattamento è auspicabile attaccare il bambino subito dopo il parto favorendo il contatto pelle a pelle. Nei primi giorni di vita è quindi importante attaccare spesso il bambino al seno per favorire la montata lattea, che solitamente arriva tra la seconda e la quinta giornata. Inizialmente il bambino riceve il colostro, preziosissimo perché ricco di proteine e anticorpi.
Se non si riesce ad allattare al seno?
In alcuni casi, allattare può essere difficile o impossibile. Se la mamma non può allattare, una valida alternativa è la Banca del Latte Umano Donato (BLUD), che fornisce latte materno donato, sicuro e controllato, ai neonati che ne hanno bisogno.
Scopri di più sulla Banca del Latte Umano Donato e su come accedere a questo servizio: https://multimedica.it/il-punto-nascita/banca-del-latte-donato
Un alleato della longevità e del benessere
L’allattamento al seno rappresenta, quindi, un potente alleato della longevità e della salute. Protegge da malattie, favorisce uno sviluppo sano e crea un legame affettivo profondo tra madre e bambino. Incentivare e sostenere questa pratica significa promuovere una società più sana, con individui più forti e resilienti sin dalla nascita.
A cura dell’equipe dell’Unità Operativa di Neonatologia dell’Ospedale San Giuseppe, Gruppo MultiMedica
Neonatologia in MultiMedica
L’Ospedale MultiMedica San Giuseppe, in centro a Milano in Via San Vittore 12, dispone di un Dipartimento Materno-Infantile all’interno del quale opera l’Unità Operativa di Neonatologia. La struttura, di terzo livello, ospita 32 culle (20 per neonati fisiologici e 12 per neonati affetti da patologie come prematurità, infezioni, insufficienza respiratoria e basso peso alla nascita) e assiste ogni anno circa 1300 neonati.
Nella U.O. è inoltre attiva una Banca del Latto Umano Donato realizzata mediante la raccolta domiciliare del latte materno. L’attività ambulatoriale contempla almeno una visita post-dimissione entro il primo mese di vita a tutti i nati in San Giuseppe, l’esecuzione di accertamenti specialistici ecografici e il follow-up dei neonati patologici.