Contro il caldo non c’è niente di meglio che un tuffo in acqua… ma attenzione alle orecchie!
Con l’arrivo del periodo estivo, molte persone sono pronte alla partenza verso il mare, laghi o anche più semplicemente si lasciano tentare da piscine o da docce più frequenti.
Attività che mettono in contatto ravvicinato più assiduamente le orecchie all’acqua e possono portare, se non si presta la dovuta attenzione, a fastidiosi inconvenienti.
A tutti sarà capitata quella seccante sensazione di avere un corpo estraneo nelle orecchie, d’impiccio ad ogni movimento.
La sgradevole sensazione di avere “acqua nell’orecchio” di solito passa subito ma a volte si prolunga oltre la norma, sembra proprio che l’acqua rimanga intrappolata nei condotti uditivi.
Basta però qualche semplice accortezza, per aiutarci a prevenire questi disturbi.
I tappi
Dobbiamo premettere che questo fastidio è legato alla presenza, molto probabilmente, dei cosiddetti “tappi di cerume”.
I tappi nelle orecchie si formano quando si accumula il cerume all’interno del condotto uditivo. Un evento estremamente comune che si stima capiti almeno una volta della vita in circa il 10% dei bambini e il 5% degli adulti sani, arrivando fino al 57% dei pazienti più anziani. Il cerume è una sostanza protettiva che viene prodotta dalla parte più esterna del condotto uditivo e normalmente viene espulso spontaneamente senza bisogno di alcun intervento.
Tuttavia, un uso scorretto ad esempio del cotton fioc può interferire in questo processo, infatti pulisce solo superficialmente il condotto uditivo mentre allo stesso tempo spinge il cerume in profondità nell’orecchio, causando progressivamente il suo accumulo e la formazione del tappo.
Se i tappi vengono bagnati, tuffandosi nell’acqua o prestando poca attenzione durante la doccia, si gonfiano e producono la fastidiosa sensazione di acqua ferma nell’orecchio.
La tentazione a utilizzare corpi esterni come penne, dita, o altri oggetti che possano graffiare o danneggiare il canale uditivo, in questi casi, è molto forte, ma è importante sapere che un eventuale rimedio fai da te, rischia di complicare ulteriormente la manifestazione sintomatica, dando dapprima un senso di prurito dovuto alla stimolazione sotto soglia delle terminazioni dolorifiche, per poi, nei casi più estremi, sfociare in dolori anche violenti e gonfiori.
Non di rado, questa condizione può portare ad un quadro clinico conclamato di otite esterna; il che significa ovviamente vacanza più o meno rovinata.
La prevenzione prima di tutto
Le orecchie sono organi molto delicati e sensibili, per questo è importante averne particolarmente cura. La prevenzione è una tattica vincente e per questo consigliata.
La prima regola, come abbiamo scritto poco sopra, è quella evitare di tentare di pulire le orecchie con oggetti non idonei, senza dimenticarsi che se si hanno dei dubbi sui sintomi, la soluzione più idonea è di rivolgersi uno specialista otorino per una eventuale pulizia del condotto uditivo, che avverrà in sede ambulatoriale e senza dolore.
Dr. Claudio Albizzati, Specialista in Otorinolaringoiatria, Gruppo MultiMedica