Canguro-Terapia: un aiuto prezioso per i neonati prematuri (e non solo)
La canguro (o marsupio) terapia è una pratica sviluppata in Colombia nel 1970 per diminuire i tassi di mortalità infantile. Visti gli effetti benefici, è stata poi consigliata da medici e ostetriche per tutti i neonati sia prematuri che a termine.
In cosa consiste?
Spegni le luci, mantieni il silenzio nella stanza e inizia questa straordinaria esperienza “pelle a pelle” con il tuo bambino:
- posiziona il tuo bambino, con indosso solo pannolino e cuffietta, a pancia in giù, in posizione verticale, sul tuo petto nudo.
- Tienilo così, proprio come fosse un piccolo canguro nel marsupio della mamma, per circa un’ora
- Ripeti questa pratica almeno quattro volte al giorno.
Quali i vantaggi per il neonato?
Utilizzare questa tecnica aiuta la transizione dal grembo materno (un ambiente caldo, confortevole, tranquillo) al mondo esterno, più freddo e chiassoso, limitando lo shock nei neonati. Come?
- Aiuta a stabilizzare il neonato. In particolare per i prematuri questa tecnica può aiutare a migliorare i livelli di saturazione di ossigeno e quindi a stabilizzare il cuore e la respirazione.
- Migliora il sonno del bambino. Imitando il grembo materno, diventa un’esperienza confortante per il bambino. La maggior parte dei bambini con questa tecnica si addormenta in pochi minuti.
- Migliora la crescita e l’aumento di peso. Il contatto pelle a pelle aiuta a regolare la temperatura corporea del bambino. Meno energia il bambino utilizza per il controllo della temperatura, più “energia” verrà destinata alla crescita.
- Facilita l’allattamento al seno.
- Favorisce lo sviluppo neurologico e cerebrale
E per i genitori?
I bambini non sono gli unici a beneficiare di questa tecnica. Come con l’allattamento al seno, questa pratica può aumentare nella neo-mamma il livello di ossitocina, un ormone di benessere in grado di contrastare il calo di estrogeni e progesterone che si verifica dopo il parto. Inoltre può migliorare il legame con il bambino e aumentare la fiducia nelle proprie capacità genitoriali.