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Blog – Gruppo MultiMedica

Coliche del neonato: riconoscere i sintomi e rimedi da adottare

I neonati piangono per una vasta gamma di motivi, il pianto è il loro principale mezzo di comunicazione. Fame, sonno, bisogno di contatto, cambio del pannolino o addirittura malattie: le ragioni possono essere tante. Ma come capire se il pianto del neonato è causato dalle coliche? Questa domanda tormenta molti genitori, specialmente durante i primi mesi di vita del loro piccolo.

Cosa sono le coliche e quanto durano?

Ma vediamo innanzitutto cosa sono le coliche, cosa le provoca e quanto possono durare.
Le coliche iniziano nei primi giorni di vita del neonato, raggiungono il picco intorno alla sesta-ottava settimana, per poi migliorare gradualmente intorno al terzo o quarto mese. Questo problema, tipico della fase neonatale, interessa fino al 40% dei bambini nei primi mesi di vita.

Anche se la causa esatta delle coliche non è ancora del tutto chiara, si ritiene che possano essere legate a diversi fattori, come:

  • Peristalsi intestinale inefficace;
  • Alterazioni della flora batterica intestinale;
  • Intolleranze alimentari, come al lattosio o alle proteine del latte;

Sebbene le coliche non siano pericolose e tendano a scomparire spontaneamente, possono mettere a dura prova i genitori. La frustrazione e l’ansia, in particolare la sera quando il bambino è più agitato, possono rendere difficile la gestione delle coliche. Tuttavia, è importante ricordare che sono un fenomeno temporaneo e che il pianto del neonato può dare alcuni segnali per riconoscerne i sintomi.

Riconoscere il pianto da coliche

Una delle domande più comuni che si pongono i genitori è: “Il mio bambino piange spesso, avrà le coliche?”.

I sintomi delle coliche del neonato possono essere riconosciuti attraverso alcuni segnali specifici. Il pianto è generalmente il primo indicatore: si tratta di un pianto inconsolabile, intenso e prolungato.

Il pediatra americano Morris Wessel ha elaborato la “regola del tre” per riconoscerle: il neonato piange per più di tre ore al giorno, più di tre giorni alla settimana, per oltre tre settimane.

Oltre a questa regola, ci sono altri segnali che possono aiutare a riconoscere le coliche:

  • Gambe piegate verso l’addome;
  • Addome gonfio e teso;
  • Pugni stretti e schiena arcuata;
  • Movimenti irrequieti e agitati;
  • Emissione frequente di aria intestinale.

Cosa fare per calmare il neonato durante le coliche?

Quando si ha a che fare con le coliche, la calma e la pazienza sono le migliori alleate dei genitori. Alcune tecniche possono aiutare a calmare il neonato:

  • Passeggiare con il bambino in braccio, tenendolo con l’addome appoggiato all’avambraccio;
  • Utilizzare una fascia porta bebè, per mantenere il contatto fisico e rassicurarlo;
  • Ridurre le stimolazioni visive e uditive creando un ambiente tranquillo;
  • Cantare una ninna nanna o parlargli con un tono di voce rassicurante;
  • Praticare il massaggio infantile, che può avere un effetto calmante e alleviare la tensione addominale.

Quando rivolgersi al pediatra?

Sebbene le coliche siano un fenomeno naturale e temporaneo, è importante consultare il pediatra se il pianto del neonato è accompagnato da altri sintomi come febbre, vomito, difficoltà respiratorie o cambiamenti nel comportamento. In questi casi, il medico potrà escludere altre cause di disagio e fornire consigli su come gestire il pianto.

Il massaggio per le coliche: i consigli dell’Osteopata

Il massaggio può essere un ottimo rimedio per alleviare le coliche del neonato. Esistono tecniche specifiche di massaggio addominale che, praticate con delicatezza, aiutano a ridurre la tensione addominale e a favorire l’espulsione dell’aria.

Movimenti circolari in senso orario sul pancino del bambino, dall’alto verso il basso, possono dare sollievo. È importante che il massaggio venga eseguito in un ambiente tranquillo, con il bambino rilassato, magari abbinato a una ninna nanna o a un tono di voce calmo per creare un’atmosfera rassicurante.

Quando il massaggio non è sufficiente o le coliche sembrano particolarmente persistenti, può essere utile rivolgersi a un osteopata pediatrico. L’osteopata utilizza tecniche delicate e non invasive per migliorare il funzionamento dell’apparato gastrointestinale, aiutando a ridurre le tensioni che potrebbero essere all’origine delle coliche. È consigliabile consultare un osteopata specializzato se il neonato manifesta coliche molto frequenti o se i genitori si sentono particolarmente preoccupati per il suo benessere.

Osteopatia neonatale all’Ospedale San Giuseppe di Milano

All’Ospedale San Giuseppe del Gruppo MultiMedica, l’Unità Operativa di Neonatologia offre un servizio integrato e multidisciplinare dedicato alle gestanti e ai neonati attraverso l’Ambulatorio di Osteopatia Ostetrico–Neonatologica.

In questo ambulatorio, accreditati professionisti si occupano di gestire problematiche che possono insorgere durante la gravidanza, dopo il parto, o alla nascita nel bambino.

Per maggiori informazioni sul servizio di osteopatia neonatale e su quali sono le condizioni sintomatiche per cui è indicata la terapia osteopatica per il neonato è possibile visitare la pagina dedicata all’ Osteopata Neonatale.

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