Come prevenire la perdita dell’udito (ipoacusia) e come curarla
L’udito è un bene prezioso, che svolge un ruolo importante nello sviluppo psico-fisico e del linguaggio in età infantile e nel mantenimento delle capacità cognitive in età adulta. Infatti è stato recentemente confermato che i pazienti con udito ridotto vanno incontro a demenza senile 5 volte di più dei normo udenti.
Molte delle cause che portano alla perdita dell’udito possono essere evitate attraverso strategie e interventi clinici implementati nel corso della vita. Per questo, la prevenzione è fondamentale già a partire dal periodo prenatale, fino all’età avanzata. Prevenire tempestivamente sul danno uditivo, con opportuni test audiometrici e i giusti apparecchi acustici, permette di rallentare l’evoluzione del quadro clinico e di conseguenza contrastare e rallentare la progressione di disordini cognitivi di vario tipo e grado.
Quali le strategie efficaci di prevenzione all’ipoacusie in età infantile?
L’ipoacusia può essere prevenuta vaccinando i bambini contro malattie infettive come il morbillo, la meningite, la rosolia e la parotite epidemica. Altre misure preventive comprendono:
- La vaccinazione delle donne in età fertile contro la rosolia prima della gravidanza;
- La consulenza genetica nelle famiglie con una storia di perdita dell’udito, utile a preparare i genitori alla possibilità di perdita dell’udito nei propri figli e fornire così una guida per una veloce identificazione della patologia;
- L’identificazione e la gestione delle comuni patologie dell’orecchio;
Negli ultimi decenni sono stati fatti molti progressi per la diagnosi precoce delle ipoacusie dell’infanzia e oramai raramente capita di imbattersi in ipoacusie infantili non trattate. Ciò nonostante sono ancora molti i passi da compiere al fine di educare la società sulla protezione e un’attenta cura dell’udito.
Una volta identificata la perdita dell’udito, sarà essenziale che venga affrontata il prima possibile e in modo appropriato per mitigare qualsiasi impatto negativo.
Come prevenire la perdita dell’udito in età avanzata?
Se sui posti di lavoro sono state prese diverse precauzioni per la tutela dell’udito, meno è stato fatto per sensibilizzare la popolazione sui rischi che l’udito corre nella vita quotidiana, per esempio quando si va in discoteca, quando si usa un asciugacapelli molto rumoroso o quando ci si trova in mezzo al traffico assordante.
È importante tenere presenti alcune semplici accorgimenti, quali:
- Limitare l’esposizione a rumori forti, sia durante il lavoro che nel tempo libero;
- Utilizzare medicinali ototossici soltanto in caso di prescrizione medica;
È inoltre fondamentale evidenziare per la popolazione più anziana l’importanza di correggere le ipoacusie senili.
Quali sono gli esami per la valutazione dell’udito?
La diagnosi di ipoacusia si esegue attraverso la visita specialistica con il medico otorino, che valuta la condizione del condotto uditivo e della membrana del timpano, oltre agli esami dell’udito.
I test audiometrici più frequenti sono:
- L’audiometria tonale: eseguita valutando la percezione del suono con delle cuffie, in cui il paziente segnala la soglia minima di udibilità;
- L’audiometria vocale: si inviano in cuffia delle liste di semplici parole che il paziente deve ripetere;
- L’impedenzometria: dà il grado di elasticità della membrana timpanica, se è ridotta o assente, vuol dire che all’interno del timpano c’è muco che impedisce la corretta trasmissione del suono. Non è un test doloroso e si esegue inserendo una sonda nel condotto uditivo.
Come si cura l’ipoacusia?
Le cause dell’ipoacusia possono essere diverse e per ognuna è necessaria una terapia adeguata.
Le ipoacusie trasmissive sono curabili grazie a trattamenti in grado di agire sull’infiammazione catarrale o per mezzo di interventi chirurgici utili a ripristinare la corretta funzione della membrana timpanica e degli ossicini.
Al contrario, le ipoacusie neurosensoriali sono permanenti e irreversibili. Una volta perso l’udito non si può più recuperare, in questi casi l’ipoacusia si tratta con apparecchi acustici in grado di amplificare in modo selettivo i suoni che giungono all’orecchio.
Come superare l’imbarazzo di indossare l’apparecchio acustico?
Troppo spesso, quando noi specialisti suggeriamo una protesizzazione acustica, ci troviamo di fronte a dei rifiuti. La tecnologia ha fatto passi da gigante, ma lo stigma per chi deve fare uso di apparecchi acustici è ancora rilevante.
Queste protesi, quando indicate, sono lo strumento per tenerci agganciati alla realtà, all’interazione con il nostro ambiente, un supporto per evitare l’isolamento ed anche il modo per prevenire il deterioramento delle nostre capacità cognitive.
È importante che l’imbarazzo di indossare un apparecchio acustico sia necessariamente superato e che si diffonda una vera cultura della prevenzione.