Come riconoscere il diabete?
Il diabete è una malattia che non sempre si manifesta in modo chiaro. È bene prestare attenzione ad alcuni segnali e parlare con il proprio medico sull’opportunità di fare periodicamente il controllo della glicemia.
In Italia circa 5 milioni di persone soffrono di diabete, ai quali si aggiunge un altro milione e mezzo che è affetto da malattia senza saperlo.
Questi ultimi scoprono di avere il diabete solo a seguito di esami di laboratorio o quando iniziano a manifestarsi i primi disturbi, cioè quando la malattia è in fase più avanzata.
Ecco perché è importante saper riconoscere i primi segnali e parlarne con il proprio medico.
Tipo 1 e Tipo 2 hanno gli stessi sintomi?
Sì, i sintomi sono gli stessi.
La differenza è che nel diabete di Tipo 1, nella quasi totalità dei casi, si manifestano nel giro di pochi giorni dall’esordio della malattia.
Nel Tipo 2 sono quasi sempre assenti e si presentano solo se i valori glicemici si elevano moltissimo.
In entrambi i casi i campanelli di allarme sono:
- sete intensa (polidipsia) e frequente bisogno di urinare (poliuria)
- stanchezza (astenia)
- perdita di peso rapida e improvvisa, nonostante la fame aumentata
- perdita di zuccheri nelle urine (glicosuria)
- pelle secca
- improvviso offuscamento della vista
- respiro pesante e faticoso
- alito acetonemico (con odore di mele marce o vinoso)
- ottundimento fino alla letargia
- disfunzione erettile nei maschi e secchezza vaginale nelle donne
- infezioni dell’apparato genitale (cistiti, vaginiti, balano-postiti)
Da sapere: i valori della glicemia
In condizioni normali i livelli di glicemia a digiuno si attestano sotto la soglia di 100 milligrammi per decilitro di sangue (mg/dl).
Quando i valori di glucosio superano (in più misurazioni) questo limite, significa che c’è qualcosa che non va. In genere quella compresa tra 100 e 126 mg/dl è una fascia a rischio.
Si parla invece di diabete vero e proprio quando i livello di glicemia a digiuno (in più misurazioni) risulta superiore a 126 mg/dl.