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Blog – Gruppo MultiMedica

Emergenza diabete: la prevenzione inizia a tavola

L’OMS e altre organizzazioni internazionali hanno definito il diabete una vera e propria emergenza planetaria: attualmente nel mondo ne soffrono 463 milioni di persone, e si prevede che il numero salirà a 578 milioni nel 2030 e 700 milioni nel 2045 (fonte: IDF Diabetes Atlas, 2019).
Solo in Italia vi sono circa 4 milioni di diabetici (circa il 6,3% della popolazione), ma si stima che vi sia un altro milione di casi di diabete “sommerso”, il che porterebbe la prevalenza di diabetici in Italia all’8% (fonte: osservatorio ARNO, 2017).
Il punto di partenza è la diagnosi precoce, fondamentale per rallentarne la progressione verso le complicanze. Infatti, più una persona vive con un diabete non diagnosticato e non trattato, più la sua salute può peggiorare nel tempo.
Scopriamo di più su questa patologia e su come prevenirla efficacemente.

Cos’è il diabete mellito?

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della concentrazione di glucosio (un tipo di zucchero) nel sangue.
Le cause possono essere molteplici, ma il meccanismo è sempre legato a una carenza, relativa o assoluta, di insulina, una sostanza (ormone) prodotta dalle cellule beta delle isole del Langerhans nel pancreas e indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. Grazie a questo ormone, tutti gli zuccheri semplici e complessi che vengono assunti con l’alimentazione, che sono trasformati nel corso della digestione in glucosio, la principale fonte di energia per i muscoli e gli organi, entrano nelle cellule.
Quando l’insulina è prodotta in quantità insufficiente dal pancreas, oppure quando le cellule dell’organismo non rispondono alla sua azione, nel sangue si hanno livelli di glucosio più alti del normale (iperglicemia), favorendo, così, la comparsa del diabete mellito.
L’iperglicemia, tuttavia, è solo la punta dell’iceberg: il diabete impatta su tutte le vie metaboliche e non solo sul metabolismo dei carboidrati.
Tra le più comuni e note complicanze vi sono infarto del miocardio, ictus, arteriopatia periferica, retinopatia, nefropatia e neuropatia.

Cos’è la glicemia? E come varia nei soggetti diabetici?

La glicemia è la concentrazione di glucosio nel sangue. In un soggetto sano, a digiuno, i valori della glicemia si mantengono generalmente tra i 60 e i 99 mg/dl.
La diagnosi di diabete è certa con un valore uguale o superiore a 126 mg/dl (al mattino, dopo 8 ore di digiuno, in 2 circostanze) oppure uguale o superiore a 200 mg/dl alla seconda ora dopo un carico orale di glucosio (in 2 circostanze).

Quali sono le cause del diabete?

Il diabete si manifesta in due forme: il diabete di tipo I e il diabete di tipo II.
Il diabete di tipo I è una malattia autoimmune, causata dall’incapacità da parte delle cellule del pancreas di produrre insulina, in quanto vengono distrutte dalla cosiddetta “autoimmunità”. L’unica terapia per il diabete di tipo I è la terapia insulinica.
Il diabete di tipo II è la forma più comune di diabete e rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia. È causato da insulino-resistenza e presenta come principali fattori di rischio condizioni di sovrappeso/obesità e uno scorretto stile di vita.
La prevenzione del diabete di tipo II non solo è possibile ma è anche semplice, e si basa sull’adozione di uno stile di vita sano. Quando non è sufficiente, si deve ricorrere alla terapia farmacologica orale e, in ultima istanza, alla terapia insulinica.

Come prevenire il diabete di tipo II?

Nella prevenzione e nella gestione del diabete è di cruciale importanza mantenere nel corso della propria vita un peso corporeo corretto, tramite un attento equilibrio tra qualità del cibo, quantità delle porzioni e attività fisica. Alcuni accorgimenti che possono aiutare in questo sono:

  • Programmare i pasti in anticipo: i pasti improvvisati sono spesso sbilanciati e poco salutari, e si corre anche il rischio di arrivare troppo affamati al pasto successivo.
  • Controllare le quantità: la porzione consumata deve essere adeguata alle proprie esigenze nutrizionali, così come al livello di attività fisica.
  • Leggere le etichette: solo conoscendo la composizione degli alimenti è possibile capire quali è meglio consumare e in che quantità.

Un’alimentazione varia ed equilibrata prevede che i nutrienti siano introdotti nelle giuste proporzioni: carboidrati (45-60%), proteine (10-20%) e grassi (20-35%) (fonte: LARN 2014).
Oltre alla quantità, tuttavia, bisogna prestare attenzione alla qualità degli alimenti.
Per questo motivo, per ogni classe di nutrienti è utile adottare alcuni accorgimenti:

Carboidrati:

Limitare alimenti ricchi di zuccheri semplici (dolciumi, zucchero da tavola, frutta in eccesso, miele e marmellata): vengono assorbiti molto rapidamente dal nostro organismo, rendendo difficile il controllo della glicemia, e sono molto poco sazianti. Inoltre, pur essendo ricchi di calorie, sono alimenti poveri di fibre, vitamine e minerali, e quindi con un valore nutrizionale molto scarso.
Preferire alimenti contenenti carboidrati complessi come farro, orzo, e amaranto, oppure riso o pasta integrali.

Proteine:

– Assumerne circa 0,8-1 g per ogni chilo di peso corporeo ideale.
– Prestare attenzione alla fonte: assumerne per due terzi da fonti vegetali (legumi, frutta secca, cereali integrali), e per circa un terzo da fonti animali (uova, latte e derivati, pesce, carne).

Grassi:

Preferire i grassi di origine vegetale a quelli di origine animale: generalmente più insaturi e privi di colesterolo, hanno effetti benefici sul sistema cardiovascolare.

Fibra alimentare:

Nella prevenzione del diabete è di particolare importanza l’apporto di fibra alimentare, per vari motivi. Innanzitutto, aumenta il senso di sazietà e di conseguenza aiuta a controllare il peso corporeo; inoltre, migliora il controllo della glicemia, determinando un assorbimento più graduale dei nutrienti e aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Ha infine un’azione anti-tumorale, importante per la funzionalità e la salute del nostro intestino.
Per beneficiare di questi effetti, è importante che la dieta sia ricca di alimenti con un alto contenuto di fibra:

  • Preferire sempre i cereali integrali a quelli non integrali, perché più ricchi di fibra e con un valore nutrizionale più elevato.
  • Consumare frequentemente legumi come fonte di proteine e carboidrati.
  • Consumare due porzioni di frutta al giorno, e abbondante verdura ad ogni pasto.

Infine, è bene limitare il consumo di sale, noto fattore di rischio cardiovascolare, prediligendo erbe aromatiche e spezie per insaporire gli alimenti.

È importante ricordare che una corretta alimentazione non è l’unico modo per prevenire il diabete. Anche l’attività fisica gioca un ruolo fondamentale, e deve essere parte integrante della vita quotidiana di tutti noi. Una camminata di almeno 30 minuti 3-4 volte a settimana è il giusto punto di partenza per uno stile di vita salutare.

Prof. Livio Luzi, Direttore del Dipartimento Interpresidio di Endocrinologia, Nutrizione e Malattie Metaboliche, Gruppo MultiMedica

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