Un’estate da neonato
È tempo di vacanze. E per chi ha piccolini da accudire è anche tempo di domande. Domande che vanno dal tipo di alimentazione, al tipo di ambiente da frequentare al dilemma amletico: mare o montagna?
Uno dei primi consigli è: usiamo sempre il buon senso (non si sbaglia quasi mai). Soprattutto bisogna sapere che le mamme sono state dotate dalla Natura di quell’istinto definito, appunto, “istinto materno”, che aiuta qualsiasi donna ad affrontare nel migliore dei modi i piccoli, grandi problemi di ogni giorno e che risponde al bisogno primordiale di conservazione e protezione nei confronti della propria creatura.
Ma se l’istinto non basta, al vostro fianco ci sono gli Specialisti dell’U.O. di Neonatologia, con i loro consigli per trascorrere in tutta tranquillità le vacanze imminenti:
I neonati possono viaggiare in auto?
I neonati possono affrontare viaggi in auto, se le condizioni climatiche favorevoli sono garantite all’interno dell’abitacolo. È, dunque, preferibile viaggiare nelle ore più temperate della giornata. Il trasporto dei bambini sui veicoli è regolato dall’Art. 172 del Codice della Strada. Il neonato deve essere alloggiato nel suo “ovetto” o “navicella”, opportunamente fissati al sedile.
Il neonato può viaggiare in aereo?
Se strettamente necessario il neonato può prendere l’aereo (previo contatto con la Compagnia aerea per le indicazioni del caso), ma sarà sottoposto a uno stress dovuto ad eventuali sbalzi di temperatura, di pressione, a luce e rumori che possono disturbarlo, nonché a un ambiente igienicamente non sempre appropriato alle sue difese immunitarie. La scelta migliore è quella di differire, se possibile, il viaggio in aereo ad età successive. Nel caso dovesse essere utilizzato, è consigliabile stimolare frequentemente la suzione del piccolo, riducendo in questo modo la possibilità che la chiusura della comunicazione tra faringe e orecchio medio crei depressione atmosferica in quest’ultimo, in particolare durante decollo e atterraggio, e dunque dolore.
I neonati possono andare al mare?
I neonati sono particolarmente sensibili alle variazioni di temperatura e non tollerano bene le condizioni che si discostano dal loro benessere termico. In particolare, sono vulnerabili alle alte temperature e corrono un alto rischio di disidratazione. Questo può essere individuato attraverso segni come una scarsa emissione di urine (pannolino spesso aciutto), secchezza delle mucose, irritabilità o sopore, talvolta alterazioni della temperatura corporea.
È, tuttavia, possibile trascorrere le vacanze estive al mare con un neonato, a patto che vengano garantite le condizioni climatiche più adatte. É importante:
- Uscire nelle ore più temperate: preferibilmente al mattino presto e nel tardo pomeriggio/sera
- Assicurare ambienti temperati e ventilati: sia all’interno delle abitazioni che nei veicoli.
- Evitare l’esposizione diretta ai raggi solari: il neonato non dovrebbe mai essere esposto direttamente al sole.
Seguendo queste precauzioni è possibile godersi una vacanza al mare in sicurezza anche con i più piccoli.
Il neonato deve bere acqua?
Una corretta dieta lattea, sempre preferibile se attuata con latte materno, essendo a elevato contenuto idrico soddisfa i fabbisogni non solo calorici, ma anche di liquidi necessari a mantenere un adeguato equilibrio idroelettrolitico. Teoricamente dunque, non andrebbero proposte integrazioni con altri liquidi, neppure acqua.
Bisogna sempre utilizzare creme protettive prima dell’esposizione solare?
La miglior prevenzione delle scottature e dell’eritema è una scarsa e mai diretta esposizione solare del neonato. È bene che il neonato non venga esposto direttamente ai raggi solari, specie nelle ore nelle quali il sole è più vicino allo zenit. Non sono consigliabili di routine, ma possono essere eventualmente utilizzate in rare occasioni per le zone esposte creme con filtro fisico, ovvero contenenti minerali quali ossido di zinco o titanio che riflettono i raggi solari impedendone la penetrazione, di ottima qualità, ad alto potere filtrante e non troppo untuose, per evitare l’occlusione dei pori. In occasione delle passeggiate, il piccolo va coperto con indumenti chiari e leggeri, di fibre naturali, che lascino scoperti gli arti.
I neonati possono fare il bagno in piscina o nel mare?
È attualmente molto in voga consigliare corsi di “acquaticità” per lattanti e persino per neonati. Tuttavia, raramente la temperatura e soprattutto la composizione (prodotti clorati) e la contaminazione (maggiore in caso di temperature più elevate del consueto, superiori a 26-28 gradi) dell’acqua delle piscine sono idonee a immergervi i neonati. Spesso poi, nelle prime settimane di vita è ancora presente il residuo del moncone ombelicale o una piccola area non ancora epitelizzata, che potrebbero infettarsi. Si tratta, dunque, di una scelta che va ben ponderata in considerazione di questi elementi. Anche l’acqua di mare, per le sue temperature, è poco adatta al bagnetto nelle prime settimane di vita.
È importante fare attenzione alle punture di insetti?
Bisogna evitare aree nelle quali siano presenti molti insetti. Ove siano presenti, la miglior prevenzione delle punture si può effettuare, specie nelle ore serali, con metodi di barriera, quali zanzariere poste su culle, carrozzine e possibilmente anche alle finestre. Sono poco consigliabili prodotti con fornelletti emanatori di sostanze potenzialmente tossiche che, se usati, devono implicare un’ottima ventilazione dell’ambiente prima della sosta del neonato. Vanno evitati anche prodotti repellenti da spruzzare sulla cute.
I neonati possono andare in montagna?
I bambini nascono (benissimo) anche in montagna e questo fa capire che tale luogo non è controindicato per un neonato. Le temperature che in estate sono generalmente più miti che in città sono assolutamente idonee a una vacanza con un piccolo di poche settimane. Tuttavia, è preferibile che non si tratti di periodi così brevi (ad esempio un weekend) da non permettere quei fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e dunque di pressione atmosferica. Altezze elevate (superiori a 2000 mt) sono comunque sconsigliabili. Se possibile è opportuna una tappa intermedia di “acclimatamento”. L’abbigliamento sarà conseguente alle temperature presenti.
Si possono dare farmaci ai neonati senza il parere del pediatra?
Il neonato, ha sue caratteristiche specifiche di “tolleranza” ai farmaci, dovute alla sua composizione corporea, al suo peso, alla sua capacità di assorbimento ed eliminazione dei medicinali. Solo il neonatologo/pediatra è in grado di prescrivere farmaci a un bambino di poche settimane e va pertanto sempre consultato nel caso si sospetti che il piccolo abbia un disturbo e si ritenga abbia bisogno di medicine. Quando ci rechiamo in un luogo di villeggiatura, informiamoci sempre dove sia il posto più vicino di guardia medica pediatrica e/o Pronto soccorso Pediatrico.
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