Il botulino tra mito e realtà
Il botulino agisce eliminando temporaneamente le rughe d’espressione, donando una pelle luminosa, senza quelle increspature, che mostrano i segni dell’età che avanza. I risultati migliori si ottengono a livello di distretto superiore del viso, sulle rughe della fronte (rughe orizzontali), sulle rughe verticali tra le sopracciglia e su quelle perioculari, cosiddette “rughe a zampa di gallina”.
Che cosa è il botulino in realtà?
Il botulino, o meglio, la tossina botulinica, è una proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum. È la sostanza più tossica finora conosciuta. Però, oltre a essere fonte di avvelenamento alimentare, in particolare nel caso in cui si consumino preparati a base di carne o conserve contaminate, la tossina botulinica trova anche utilizzo in ambito medico e dunque anche in medicina estetica.
Botox è il suo nome commerciale maggiormente conosciuto. Questo farmaco è in grado di agire a livello delle sinapsi nervose prevenendo il rilascio dei neurotrasmettitori, bloccando, di fatto, il messaggio nervoso e dunque il movimento dei muscoli inoculati. L’approvazione ufficiale per l’uso in medicina estetica è presente dal 2002 proprio per il miglioramento temporaneo delle rughe di espressione fra le sopracciglia (linee glabellari). Ovviamente la letteratura medica ha escluso la possibilità di un assorbimento della tossina dal derma al torrente circolatorio e all’interno dell’organismo quindi dichiarandola sicura in medicina estetica.
Oggi gli usi della tossina botulinica per i quali sussiste approvazione variano molto da tipo di tossina, tipo di prodotto commercializzato e da paese a paese, anche all’interno dell’Unione Europea stessa. Questo fa sì che spesso il suo utilizzo clinico sia di tipo off-label (al di fuori delle indicazioni cliniche approvate), anche se supportato dalla letteratura scientifica.
Quanto durano gli effetti del botulino?
I risultati del botulino durano, in genere, 5-6 mesi, dopo di che il trattamento va ripetuto, meglio prima che il muscolo riprenda la sua completa contrattilità; dopo diverse sedute, l’effetto del botulino durerà più a lungo;
Come avviene il trattamento?
La procedura è assolutamente ambulatoriale, dura pochi minuti e non richiede alcun tipo di anestesia. La tossina viene iniettata con un ago molto sottile nelle sedi muscolari specifiche responsabili delle rughe espressive senza creare un particolare fastidio e l’effetto clinico (sparizione della ruga espressiva) risulta completamente evidente nell’arco di una settimana dieci giorni. L’unica raccomandazione è di avere cura di sospendere qualche giorno prima l’eventuale assunzione di aspirina o farmaci antinfiammatori così da limitare quanto più possibile il rischio di possibili ecchimosi altrimenti evidenti nei giorni successivi.
L’effetto clinico, come già citato, avviene dopo circa una settimana e si manifesta in modo graduale e progressivo, accompagnato spesso alla sensazione di pesantezza della fronte e di modesto gonfiore. Anche a fronte di estrema cautela e competenza nel suo impiego, però, la tossina botulinica può comunque provocare alcuni effetti indesiderati temporanei o delle complicanze vere e proprie. Il gonfiore dei muscoli facciali inoculati, asimmetrie nella dinamica dei movimenti della fronte, ptosi palpebrali (difficoltà di apertura della palpebra), e talvolta cefalea o dolori del volto sono tra quelli più comuni e si possono presentare nell’1-2 per cento dei casi trattati.
Chiaramente si tratta di manifestazioni assolutamente temporanee, se prontamente riconosciute e curate; i casi di asimmetrie nell’aspetto statico o dinamico della regione frontale, infatti, sono correggibili con piccole infiltrazioni ulteriori di tossina per “pareggiarne” gli effetti. Per quanto concerne la difficoltà di apertura della palpebra, inoltre, la correzione è di tipo farmacologico (colliri) e la risoluzione è garantita, sempre a patto che sia prontamente trattata non appena si rende manifesta. Tutte queste complicanze, comunque, sono estremamente rare e la loro gestione non rappresenta, in genere, fonte di difficoltà nelle mani di professionisti preparati.
Chi non può sottoporsi al trattamento?
Vi sono, però, alcune controindicazioni assolute all’utilizzo di tossina botulinica: la gravidanza, l’allattamento, l’allergia all’albumina e le malattie neuromuscolari. È inoltre necessario sapere che può interagire con specifiche terapie neurofarmacologiche eventualmente assunte dai pazienti. Dunque prima di sottoporsi a questo tipo trattamento estetico è bene, come sempre, avere un colloquio informativo approfondito con il medico così da rilevare qualsiasi tipo di controindicazione alla procedura.
In conclusione la tossina botulinica rimane oggi uno dei trattamenti di medicina estetica più diffusi, in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti che presentano un particolare disagio dovuto alla presenza, più o meno importante, di rughe espressive, ricostruendo l’equilibrio psicofisico del soggetto. Infatti, come riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la medicina estetica finalizza il suo intervento al raggiungimento e al mantenimento della salute intesa quale “espressione di una condizione di benessere psicologico e fisico e non come assenza di malattia”, entrando a fare parte a pieno titolo di quelle branche mediche deputate alla cosiddetta medicina preventiva. Ed è proprio per questo concetto così nobile e serio che rivolgersi a professionisti competenti, qualificati e certificati, rappresenta la prima scelta fondamentale per essere soddisfatti.