Ipertrofia ventricolare sinistra e sport
“Ho 33 anni e pratico ciclismo amatoriale più volte a settimana senza alcun disturbo. L’ECG a riposo ha mostrato la presenza di un’ipertrofia ventricolare sinistra. Il mio Medico mi ha tranquillizzata ed ha richiesto un test da sforzo al cicloergometro, che devo ancora eseguire. Mi domando se praticare un’attività fisica molto intensa possa risultare pericoloso per il mio cuore
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Risponde
Risponde Michele Lombardo, Direttore dell’Unità di Cardiologia dell’Ospedale San Giuseppe. Inviate le vostre domande a info@multimedica.it
Gentile,
Il fatto che Lei sia in grado di praticare un’attività sportiva così impegnativa come il ciclismo senza particolari problemi, dovrebbe tranquillizzarla sulla salute del suo cuore.
Per rispondere alla sua domanda, tuttavia, occorre precisare che l’elettrocardiogramma è un esame soggetto ad alcune variabili fisiologiche, anche nei soggetti sani (spessore del torace, posizione del cuore rispetto agli organi interni, ecc). Nel suo caso, la definizione di ipertrofia ventricolare sinistra andrebbe meglio precisata: si tratta solo di aumenti del voltaggio in alcune derivazioni di un cuore allenato (come penso sia il suo caso), oppure sono presenti segni indicativi di un vero sovraccarico emodinamico sul ventricolo sinistro (la camera cardiaca che pompa il sangue durante la contrazione sistolica e si riempie durante il rilasciamento diastolico)?
Poiché il suo Medico l’ha tranquillizzata, possiamo ritenere che non si tratti di alterazioni sospette per una forma patologica di ipertrofia cardiaca: questa piuttosto andrebbe ricercata con un esame ecocardiografico, in grado di esplorare sia l’anatomia del ventricolo sinistro (dilatazione della camera ventricolare, aumento di spessore delle pareti), che la sua normalità funzionale. Il test da sforzo al cicloergometro viene richiesto, anche nei soggetti asintomatici, con lo scopo di verificare il livello di tolleranza allo sforzo fisico, oltre che per escludere aritmie, sintomi o alterazioni elettrocardiografiche patologiche eventualmente indotte da uno sforzo fisico controllato con carichi di lavoro crescenti. Per questo, l’esame dovrebbe trovare maggiore diffusione, anche tra gli atleti amatoriali che non presentano sintomi durante la loro pratica sportiva abituale.
Tranquillo quindi e se, come penso, il test ergometrico risulterà negativo, lei potrà continuare con fiducia a correre in bicicletta e…..certamente il suo cuore la ringrazierà!