La vitamina D e le patologie cardionefrologiche: i risultati di una ricerca ed i suoi possibili sviluppi
Numerosi studi hanno evidenziato l’associazione esistente tra le alterazioni del metabolismo osseo, quali il deficit di vitamina D o l’iperparatiroidismo primario, e la patologia cardiovascolare; tuttavia i meccanismi fisiopatologici che legano queste condizioni non sono del tutto chiariti.
Alcune evidenze sembrano suggerire l’esistenza di alterazioni del sistema nervoso autonomo in questa classe di pazienti. Scopo dello studio è quello di valutare in differenti condizioni cliniche l’esistenza di una relazione tra diversi marcatori del metabolismo osseo (1,25 e 25OH vitamina D, paratormone, fibroblastgrowth factor-23, calcemia, fosforemia, magniesiemia e fosfatasi ossea) ed indici di tono adrenergico valutato mediante microneurografia. Tale ricerca verrà effettuata in due modelli clinici diversi di attivazione simpatica, ovvero l’insufficienza renale e lo scompenso cardiocircolatorio. Ogni paziente incluso nello studio effettuerà una serie di valutazioni biochimiche plasmatiche finalizzate a caratterizzare il profilo metabolico dello ione calcio, della vitamina D e di variabili ad essi collegate; effettuerà inoltre una valutazione diretta dell’attività nervosa simpatica al nervo peroneale mediante metodica microneurografica diretta.
I risultati dello studio permetteranno di ottenere informazioni fisiopatologiche rilevanti inerenti le relazioni tra le diverse molecole implicate nella regolazione del metabolismo osseo ed il sistema nervoso simpatico; tali dati potranno avere ricadute cliniche nella prevenzione del rischio cardiovascolare dei soggetti con alterazioni del metabolismo osseo.
Obiettivo sintetico del progetto: caratterizzazione delle relazioni esistenti tra metabolismo del calcio, vitamina D e attività simpatica in due modelli clinici di ipertono adrenergico (insufficienza renale e scompenso cardiocircolatorio).
Nel corso del 2013 sono stati arruolati 20 pazienti ipertesi con insufficienza renale cronica di grado lieve moderato previsti dal protocollo dello studio, con valutazione in ciascun soggetto del traffico nervoso postgangliare simpatico al nervo peroneale (tecnica microneurografica), nonché dei diversi parametri emodinamici e biochimici, con particolare riguardo al metabolismo calcio fosforo e vitamina D.
L’analisi dei dati biochimici dei diversi marcatori del metabolismo osseo utilizzati nel presente studio nei 20 pazienti nefropatici arruolati ha dimostrato una notevole variabilità interindividuale dei valori ottenuti. Ciò vale in modo specifico per la vitamina D ed il fibroblastgrowthfactor.
In considerazione di tale variabilità è stato deciso di incrementare il sample size della popolazione studiata del 50%, portando il numero complessivo di pazienti studiati a 30 nefropatici. Analogo aggiustamento di campione è stato fatto per la popolazione di pazienti scompensati.
L’anno 2014 è stato quindi stato dedicato ad implementare il numero di pazienti nefropatici arruolati, partendo dal reclutamento dei pazienti scompensati. Nel 2015 abbiamo iniziato la valutazione dei dati raccolti, completato l’arruolamento dei pazienti nefropatici e proseguito il reclutamento dei pazienti scompensati iniziato nel 2014.
I risultati di questa seconda fase dello studio sono attesi entro la fine 2016….