Lo strabismo nei bambini
Nei bambini, se i primi mesi sono importanti per lo sviluppo della funzione motoria e sensoriale, il periodo che va dai sei mesi fino ai 10-12 anni è decisivo per il raggiungimento della stabilità visiva. Lo sviluppo del sistema visivo impone una visita oculistica tra il secondo e il terzo anno di età, all’ingresso nella Scuola Materna; è però consigliabile anticipare il momento della visita nel caso in cui i genitori notino particolari comportamenti del bambino quali lo strizzare gli occhi quando guarda lontano, la chiusura di un occhio quando guarda la luce, l’inclinazione o la rotazione della testa, fastidio per la luce intensa o sfregamento frequente degli occhi, arrossamento, lacrimazione eccessiva.
Importanza della Diagnosi Precoce
Va infatti ricordato che i danni che si verificano all’apparato visivo nei primi sei mesi di età sono spesso irreversibili e che dopo i sei mesi generano un regresso delle facoltà visive acquisite. Tuttavia, un trattamento tempestivo consente di recuperare le potenzialità perdute. Per questo, l’individuazione precoce di un deficit visivo è cruciale non solo per determinarne la causa, ma anche per rieducare efficacemente la funzione visiva. I genitori, osservando quotidianamente il bambino, possono fornire preziose informazioni al medico oculista, utili nel delineare una diagnosi. È importante, ad esempio, osservare le interazioni di tipo visivo tra il bambino e la madre, come la risposta al sorriso o l’apertura della bocca alla vista del biberon.
Lo Strabismo nei Bambini
Cos’è lo Strabismo
Lo strabismo è una deviazione di uno o entrambi gli occhi rispetto al punto di fissazione, dove gli assi visivi non sono diretti verso lo stesso punto dello spazio. Lo strabismo viene distinto a seconda della direzione della deviazione in strabismo convergente (l’occhio è deviato verso l’interno), divergente (l’occhio è deviato verso l’esterno) e verticale (l’occhio è deviato verso l’alto o il basso). Può essere congenito, ad insorgenza precoce o tardiva, costante o intermittente, monolaterale o alternante.
Cause dello Strabismo
Nel bambino, lo strabismo può essere causato da vizi refrattivi non corretti, come l’ipermetropia, che frequentemente determina strabismo convergente. Un’altra causa comune è la visione ridotta in un occhio (ambliopia), che impedisce la normale collaborazione tra i due occhi, generando solitamente uno strabismo divergente. A volte, lo strabismo compare fin dalla nascita (congenito) o nei primi mesi di vita non legato ad altre alterazioni oculari.
L’Impatto dello Strabismo
Molti pensano che lo strabismo sia solo un problema estetico, ma in realtà l’occhio strabico non “impara” a vedere poiché il bambino utilizza automaticamente solo l’occhio sano. L’occhio malato diventa quindi “pigro” (ambliope) e, se non trattato per tempo, non riuscirà mai più a raggiungere una buona acuità visiva, neppure con gli occhiali. È quindi importante sapere che un bambino affetto da strabismo deve essere curato il più precocemente possibile, iniziando le adeguate terapie già a pochi mesi di vita.
Differenza tra Falso Strabismo e Vero Strabismo
Nei neonati è spesso difficile distinguere tra occhi all’apparenza deviati e il vero strabismo. I bambini infatti hanno spesso un naso largo e piatto ed una piega di cute tra il naso e le palpebre che tende a coprire l’occhio durante lo sguardo laterale, dando l’apparenza di occhi storti verso l’interno. Questa apparenza di strabismo scompare con la crescita, e qualsiasi oculista è in grado di distinguerla dal vero strabismo.
Trattamenti per lo Strabismo
Obiettivi del Trattamento
Il trattamento dello strabismo è finalizzato, per prima cosa, al recupero visivo e funzionale di entrambi gli occhi. Solo quando si sarà ottenuto un buon visus o l’alternanza di visione dei due occhi si potrà passare alla fase successiva, cioè all’eventuale riallineamento dei bulbi oculari.
Metodi di Trattamento
Rispetto al passato, le terapie ortottiche riabilitative sono meno impiegate. Attualmente, le terapie più utilizzate sono:
- Occlusione dell’occhio non ambliope: stimola lo sviluppo del sistema percettivo in quello “pigro”. È la procedura più frequente, con efficacia provata e non invasiva.
- Penalizzazione farmacologica: consiste nell’instillare atropina all’1% collirio nell’occhio non ambliope. È utile solo nei pazienti ipermetropi e viene prescritta nei bambini scarsamente collaboranti o che non tollerano l’occlusione.
- Penalizzazione ottica: aggiunge una lente ad alto potere positivo o negativo alla correzione dell’occhio non ambliope. È meno efficace e viene usata solo quando gli altri approcci falliscono.
Chirurgia per lo Strabismo
Alcuni strabismi possono essere corretti totalmente con lenti, mentre altri necessitano di correzione chirurgica. La chirurgia ha lo scopo di ripristinare un buon allineamento dei bulbi oculari, ma non influisce sull’ambliopia e sui difetti visivi, che richiedono trattamenti specifici.
L’Importanza dell’Esperienza Chirurgica
La scelta del trattamento dipende dalle caratteristiche dello strabismo e dall’esperienza del chirurgo, che valuta il tipo e l’entità ottimali dell’intervento. In strabologia, ogni paziente è unico e richiede un trattamento personalizzato.
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