Non solo gas di scarico, anche pneumatici e freni tra i nemici dell’aria pulita!
Sentiamo spesso parlare di come i gas di scarico delle automobili, soprattutto nei centri urbani, siano i responsabili della gran parte dell’inquinamento presente. Polveri sottili che, impossibile non farlo, vengono quotidianamente inalate e che sono spesso la causa di malattie all’apparato respiratorio o a quello cardiovascolare, soprattutto nei bambini e negli anziani.
Ma da un recente studio, presentato a Milano lo scorso gennaio, durante Seminario Internazionale “RespiraMI 3: Air Pollution and our Health”, arriva un altro campanello d’allarme per la nostra salute: le polveri sottili che si generano dal consumo degli pneumatici, dei freni e dell’asfalto. Tutte sostanze che si depositano a terra e che, con il passaggio delle automobili, vengono risollevate e disperse nell’aria. Aria che poi tutti noi respiriamo.
Co-presidente del seminario, il dr. Sergio Harari, direttore dell’Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe, ci spiega meglio questo fenomeno: “Il tubo di scappamento degli autoveicoli incide per il 50% nella produzione delle polveri sottili da traffico – osserva Sergio Harari, – ma l’usura soprattutto dei freni, asfalto e pneumatici influisce per il restante 50%. I freni vengono erosi costantemente dall’attrito tra il disco e le pastiglie, mentre i pneumatici e l’asfalto vengono erosi per il peso e la circolazione del veicolo, producendo microscopici frammenti di metalli, minerali e gomma che poi si disperdono nell’aria e vengono inalate. Solo di recente si è iniziato a comprendere la tossicità di queste fonti, fino a oggi sottovalutate».
Non tutti sanno che per la produzione delle pastiglie dei freni e degli pneumatici vengono utilizzati molti prodotti chimici e tossici, dai metalli pesanti come rame, zinco, manganese e antimonio a resine fenoliche e idrocarburi policiclici aromatici fino a composti plastificanti.
Lo studio ha evidenziato che nelle zone dove il traffico è più intenso, le polveri da pneumatici, freni e asfalto possono contribuire all’aumento degli episodi di asma in bambini e anziani.
Soprattutto i bambini sembrano essere gli individui maggiormente esposti.
Sia per via della loro altezza, perché, in piedi o seduti in carrozzina, mediamente risulta essere tra i 55 e i 90 centimetri da terra, intervallo in cui si è presente la maggior concentrazione di polveri sottili, sia perché sono ancora in via di sviluppo e il loro organismo è più fragile.
Discorso contrario ma altrettanto pericoloso per gli anziani, proprio perché indeboliti dall’età, le polveri sottili rappresentano una seria minaccia alla loro salute.
Purtroppo, come ricorda Harari, ci sono pochi studi che hanno permesso di misurare i tassi, il formato, la distribuzione e la composizione di questi inquinanti, né esiste un rimedio immediato a questo problema, a parte la riduzione del traffico. «Ma una proposta per ridurne l’impatto potrebbe essere limitare la velocità e l’accesso al centro città dei veicoli pesanti – suggerisce – e umidificare più spesso le strade per rendere più pulita anche l’aria che respiriamo».