Udito a rischio con abuso di farmaci analgesici o antinfiammatori
Il Paracetamolo e l’Ibuprofene, se assunti regolarmente per tanti anni, potrebbero causare problemi all’udito. Lo spiega una ricerca realizzata negli Stati Uniti al Brigham and Women’s Hospital di Boston e pubblicato sulla rivista “American Journal of Epidemiology”.
I ricercatori hanno studiato i dati di oltre 54 mila donne di età compresa fra 48 e 73 anni, ipotizzando l’esistenza di un meccanismo di causa-effetto tra uso di questi farmaci e perdita dell’udito. Si stima che il 5,5% dei casi di sordità nel campione esaminato sia riconducibile proprio all’uso di questi farmaci.
L’udito pertanto, può essere compromesso dall’uso prolungato di antidolorifici. Le donne che assumono paracetamolo (principio attivo della tachipirina ) o ibuprofene per lungo tempo, presentano maggior rischio di danno uditivo.
Non è una novità che l’udito sia a rischio per l’abuso di analgesici, aspirina ed altri antinfiammatori. Già nel 2010 è stato pubblicato uno studio simile, realizzato presso l’Università di Harvard su un campione di 26 mila individui controllati ogni 2 anni per 18 anni, riguardo il rischio che l’assunzione bisettimanale di paracetamolo possa raddoppiare il rischio di sordità medio grave negli uomini di età inferiore a 50 anni. Anche l’assunzione prolungata di aspirina e ibuprofene sembrava essere collegata ad un aumentato rischio di insorgenza di sordità medio grave nella stessa fascia di età.
I ricercatori hanno precisato che tali medicinali non causano direttamente sordità, ma ne aumentano solamente il rischio, anche considerando gli altri già noti fattori che concorrono a determinare l’insorgenza di tali patologie uditive.
Data l’alta prevalenza dell’utilizzo di analgesici nella popolazione generale, questa rappresenta una questione di salute pubblica di grande importanza, considerando anche l’alto impatto sanitario e sociale dei danni dell’udito.