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Blog – Gruppo MultiMedica

Con la febbre bisogna coprirsi molto!?

Falso
La risposta a questo vero o falso ce la fornisce Edoardo Rosati, giornalista e scrittore, direttamente dal suo libro “Dottore, mi dica. Le 100 verità sulla tua salute che devi conoscere” – Mind Edizioni.

C’è la convinzione radicata che una persona (e soprattutto un bambino) alle prese con la febbre debba starsene infagottata a letto. Altrimenti potrebbe rischiare una “polmonite”. Un luogo comune duro a morire e che va fieramente cassato. Perché, per far sì che la temperatura non cresca eccessivamente, la regola aurea è una sola: non dobbiamo coprirci troppo.

Il corpo, infatti, ha bisogno di disperdere calore. I neonati, in particolare, posseggono un sistema di regolazione della temperatura corporea ancora immaturo, perciò vanno vestiti leggermente (pannolino e maglietta intima). Così consentiamo al loro organismo di disperdere calore. Magari nella fase in cui emergono i brividi e la sensazione di freddo è sicuramente consigliabile ricorrere a una copertina leggera. Ma in linea di massima, la raccomandazione è: in caso di febbre il bimbo può aver bisogno di essere coperto di meno mai di più.

Un suggerimento importante è quello di non imbacuccare eccessivamente il proprio piccolo, di non mettergli troppi indumenti addosso, perché la sudorazione genera spossatezza e poi il calore esorbitante figura nella “black list” dei fattori di rischio per la drammatica SIDS, la Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante.

In condizioni normali, comunque, per monitorare la temperatura corporea del neonato basta semplicemente toccargli il collo con la mano: se tiepido, significa che è vestito o coperto a sufficienza. Le mani fredde, invece, non sono un indicatore affidabile per valutare se il bambino sente freddo.

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