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Obesità

L’obesità è una condizione patologica caratterizzata da un accumulo eccessivo di grasso corporeo, che può avere conseguenze negative sulla salute.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l’obesità come una condizione cronica caratterizzata da un accumulo anormale o eccessivo di grasso corporeo che rappresenta un rischio per la salute.

Per determinare se una persona è obesa si utilizza l’Indice di Massa Corporea (IMC), che si calcola dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza in metri. Un valore di IMC pari o superiore a 30 kg/m² indica obesità.

Gradi di obesità

  • Obesità di I grado (IMC 30-34,9 kg/m²): Rischio moderato di complicanze
  • Obesità di II grado (IMC 35-39,9 kg/m²): Rischio elevato di complicanze
  • Obesità di III grado (IMC ≥ 40 kg/m²): Rischio molto elevato di complicanze

L’obesità è un problema serio che può aumentare il rischio di:

  • Cardiovascolari: ipertensione, cardiomegalia, tromboembolie, malattie coronariche
  • Endocrine: diabete, ciclo mestruale irregolare o assente, complicanze durante la gravidanza, sterilità
  • Respiratorie: dispnea, sindrome di apnea notturna, asma
  • Gastrointestinali: calcoli, cancro al colon, steatosi epatica
  • Dermatologiche: ulcere varicose
  • Apparato muscolo-scheletrico: osteoartriti, osteonecrosi
  • Anomalie ematochimiche: dislipidemia, aumento dell’acido urico (gotta)
  • Depressione

Quanto è diffusa l’obesità in Italia?

In Italia, la percentuale di persone affette da obesità è in costante aumento e si stima che sia il secondo rischio per la salute dopo il fumo. Secondo i dati più recenti dell’ISTAT, relativi al biennio 2020-2021, il 43% della popolazione adulta è in eccesso ponderale, ovvero:

  • 33% in sovrappeso (IMC tra 25 e 29.9 kg/m²)
  • 10% obesi (IMC ≥ 30 kg/m²)

La prevalenza dell’obesità aumenta con l’età:

  • 14% tra i 18-24 anni
  • 46% tra i 65-74 anni

Le donne sono più colpite dagli uomini:

  • 28,8% donne in sovrappeso o obese
  • 43,9% uomini in sovrappeso o obese

Esistono differenze geografiche:

  • Nord: 11% di obesi
  • Centro: 9% di obesi
  • Sud e Isole: 10% di obesi

L’obesità rappresenta un problema serio per la salute pubblica in Italia, con un impatto significativo sulla spesa sanitaria e sulla qualità della vita delle persone.

Per maggiori informazioni sull’obesità in Italia: Ministero della Salute: https://www.salute.gov.it/portale/stiliVita/dettaglioContenutiStiliVita.jsp?lingua=italiano&id=5510&area=stiliVita&menu=alimentazione

Tipologie di obesità

Quando l’eccesso di massa grassa supera il 17% del peso corporeo nell’uomo ed il 25% nella donna si parla di obesità come di vera e propria malattia. Anche in base al tipo di distribuzione della massa adiposa si fa una distinzione tra uomo e donna.

Esistono due tipi principali di obesità:

  • Obesità androide, o a mela, è caratterizzata da un accumulo di grasso addominale. Questo tipo di obesità è più comune negli uomini che nelle donne.
  • Obesità ginoide, o a pera, è caratterizzata da un accumulo di grasso nei fianchi e nei glutei. Questo tipo di obesità è più comune nelle donne che negli uomini.

Cause

L’obesità è una condizione complessa con diverse cause che si intrecciano e si influenzano a vicenda. Le principali cause includono:

Fattori genetici: la predisposizione genetica gioca un ruolo importante nello sviluppo dell’obesità. Alcune persone nascono con una maggiore predisposizione ad accumulare grasso corporeo rispetto ad altre. Il patrimonio genetico trasmesso dai genitori determina il numero di cellule che immagazzinano i grassi, gli adipociti, il tipo di metabolismo e il comportamento alimentare.

Squilibrio tra calorie assunte e bruciate: L’obesità si verifica quando si assumono più calorie di quante se ne bruciano. Questo squilibrio può essere causato da:

  • Dieta ipercalorica: un consumo eccessivo di cibi calorici, soprattutto quelli ricchi di zuccheri e grassi saturi e trans, può portare all’aumento di peso;
  • Sedentarietà: la mancanza di attività fisica riduce il numero di calorie bruciate, contribuendo all’accumulo di grasso corporeo.

Fattori ambientali: l’ambiente in cui viviamo può influenzare le nostre abitudini alimentari e il livello di attività fisica. Fattori come la disponibilità di cibo poco salutare, l’accesso a spazi verdi per l’attività fisica e le norme sociali possono influenzare il rischio di obesità.

Altri fattori: alcune condizioni mediche, come l’ipotiroidismo, la sindrome di Cushing e la policistosi ovarica, possono aumentare il rischio di obesità. Anche alcuni farmaci possono avere come effetto collaterale l’aumento di peso.

Fattori psicologici: lo stress, l’ansia, la depressione e altri problemi di salute mentale possono portare a comportamenti alimentari non salutari e all’aumento di peso.

È importante sottolineare che l’obesità non è causata da un singolo fattore, ma piuttosto da una combinazione di fattori genetici, ambientali, comportamentali e psicologici. Per questo motivo, un approccio efficace alla gestione dell’obesità deve essere multidisciplinare e personalizzato, considerando le esigenze individuali di ogni persona.

Interventi di chirurgia bariatrica

Per determinare se si è o no candidati all’intervento fondamentale è la determinazione dell’indice di massa corporea (IMC), un numero che indica il rapporto tra peso e superficie corporea.

Sono candidati al trattamento chirurgico:

  • pazienti con IMC superiore a 40: obesità di alto grado
  • pazienti con IMC superiore a 35: obesità di medio grado
  • pazienti con IMC inferiore a 35 ma con gravi malattie cardiovascolari, metaboliche e respiratorie associate.

Sono candidati al trattamento non invasivo (posizionamento endoscopico di palloncino endogastrico ad aria):

  • pazienti con IMC compreso tra 30 e 35
  • pazienti di età inferiore a 18 anni o superiore a 65
  • pazienti con veto anestesiologico all’intervento chirurgico.

Cosa si prefigge l’intervento?

Lo scopo è di ricondurre il paziente allo stato di normalità. La scelta dell’intervento è fatta in base non solo all’IMC, alle eventuali malattie associate o alla familiarità, ma anche tenendo conto delle abitudini alimentari e della componente psicologica.
Ci sono sostanzialmente tre tipologie di intervento:

  • Restrittivo
  • Metabolico
  • Malassorbitivo.

La scelta è basata sul valore di IMC ma soprattutto sulle abitudini psico-comportamentali del soggetto.

Per una valutazione precisa dei rischi legati allo stato attuale del paziente obeso è necessaria una visita specialistica con il Chirurgo Bariatrico che, attraverso l’analisi attenta dei dati e soprattutto attraverso il colloquio con il paziente, identifica l’intervento più idoneo.