In breve
Lo scompenso cardiaco è una condizione in cui il cuore non riesce a svolgere efficacemente la sua funzione di pompa e a garantire un adeguato apporto di sangue a tutti gli organi. Può essere difficile diagnosticare precocemente la malattia poiché, nelle fasi iniziali, può essere asintomatica.
Scompenso Cardiaco
Descrizione
Lo scompenso cardiaco è una condizione in cui il cuore non riesce a svolgere efficacemente la sua funzione di pompa e a garantire un adeguato apporto di sangue a tutti gli organi. Può essere difficile diagnosticare precocemente la malattia poiché, nelle fasi iniziali, può essere asintomatica.
In Italia, lo scompenso cardiaco colpisce circa il 2% della popolazione, ma la sua frequenza aumenta con l’età, diventando più comune nel sesso femminile.
Negli individui di età superiore ai 85 anni, la prevalenza di scompenso cardiaco raggiunge il 15%. A causa dell’invecchiamento della popolazione, lo scompenso cardiaco è diventato sempre più diffuso ed è attualmente una delle patologie cardiovascolari più comuni in termini di prevalenza e incidenza. Inoltre la mortalità per scompenso cardiaco, nonostante gli indiscutibili progressi nel trattamento, è ancora elevata, più di molti tipi di cancro.
Sintomi
Lo scompenso cardiaco si manifesta come un insieme di sintomi e manifestazioni fisiche causate dall’incapacità del cuore di pompare sangue in modo efficace e soddisfare le esigenze di tutti gli organi.
I sintomi distinguono due tipi principali di scompenso cardiaco:
- scompenso sistolico, caratterizzato da una ridotta capacità di espulsione del sangue,
- scompenso diastolico, in cui è compromesso il riempimento dei ventricoli.
Il cuore è una pompa che deve aspirare e poi espellere il sangue.
L’atrio e il ventricolo destro ricevono il sangue venoso dalla periferia e lo inviano alla circolazione polmonare per l’ossigenazione.
L’atrio e il ventricolo sinistro pompando il sangue nell’aorta e nelle arterie, lo distribuiscono agli organi e ai tessuti per il trasporto di ossigeno e nutrienti. La funzionalità del ventricolo sinistro può essere valutata tramite la frazione di eiezione, che indica la percentuale di sangue espulsa nell’aorta durante ogni contrazione (sistole) del ventricolo sinistro.
Si distinguono quindi lo scompenso con frazione di eiezione conservata (diastolico), lo scompenso con frazione di eiezione ridotta (sistolico) e quello con frazione di eiezione intermedia.
Cause
Le cause dello scompenso cardiaco possono essere diverse.
Solitamente si sviluppa a seguito di un danno al muscolo cardiaco, ad esempio in seguito a un infarto del miocardio, a un’elevata pressione arteriosa non trattata o a un’insufficienza valvolare.
I soggetti con storia di cardiopatia ischemica (ovvero di precedenti infarti del miocardio) cardiopatie valvolari o ipertensione non adeguatamente controllata, sono più suscettibili allo sviluppo di scompenso cardiaco con frazione di eiezione ridotta.
Al contrario, le condizioni come diabete, sindrome metabolica, obesità, ipertensione e sesso femminile sono fattori di rischio per lo scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata.
Diagnosi
Nell’elettrocardiogramma di molti pazienti affetti da scompenso cardiaco, è presente un’anomalia chiamata “blocco di branca sinistra” (BBS). Questa alterazione della conduzione elettrica nel muscolo cardiaco può causare modificazioni nell’attività contrattile del cuore, portando a una dissincronia tra i due ventricoli e a un peggioramento della capacità contrattile.
I sintomi dello scompenso cardiaco variano a seconda dello stadio della malattia.
Nelle fasi precoci, i pazienti possono essere asintomatici o avvertire sintomi lievi come affanno durante sforzi intensi. Tuttavia, la malattia progredisce gradualmente e i sintomi diventano più evidenti, portando i pazienti a sottoporsi ad accertamenti cardiologici o ad essere ricoverati in ospedale.
A causa dell’incapacità del cuore di pompare sangue efficacemente e fornire ossigeno ai reni, al cervello e ai muscoli, i pazienti affetti da scompenso cardiaco possono manifestare sintomi come:
- dispnea (mancanza di fiato)
- tosse
- affaticamento
- edema agli arti inferiori
- addome gonfio o dolorante
- perdita di appetito
- confusione e deterioramento della memoria.
La gravità dello scompenso cardiaco viene classificata in base al grado di limitazione dell’attività fisica secondo la classificazione della New York Heart Association (NYHA). La classe I indica un paziente asintomatico, mentre la classe IV indica uno scompenso cardiaco grave con sintomi anche a riposo.
La diagnosi dello scompenso cardiaco si basa sull’anamnesi, sull’esame fisico e su vari esami di laboratorio e strumentali. Tra questi:
- l’elettrocardiogramma
- dosaggio dei peptidi natriuretici come BNP e NT-proBNP
- l’ecocardiogramma
- risonanza magnetica cardiaca con mezzo di contrasto sono gli strumenti principali utilizzati per la valutazione.
Trattamento e Terapie
Il trattamento dello scompenso cardiaco è svariato e richiede un cambiamento dello stile di vita, come:
- l’adozione di una regolare attività fisica di intensità moderata
- la riduzione dell’apporto di sale e dei liquidi
- il monitoraggio regolare dei sintomi.
La terapia farmacologica è fondamentale e coinvolge l’uso di diversi farmaci che aumentano la diuresi, agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, sul sistema nervoso simpatico e sulla neprilisina.
Nei casi in cui la terapia farmacologica da sola non sia sufficiente o ben tollerata, può essere necessario l’impianto di defibrillatori biventricolari per migliorare la contrazione cardiaca.
L’impianto di un defibrillatore automatico è indicato nei pazienti con ridotta frazione d’eiezione per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa, qualora persistano sintomi dopo tre mesi di terapia medica ottimale, o nei pazienti sopravvissuti ad un’aritmia ventricolare maligna.
Misure di Prevenzione
È importante prestare attenzione allo stile di vita e contrastare i fattori di rischio cardiovascolare come:
- il fumo
- il colesterolo alto
- l’ipertensione arteriosa
- il sovrappeso e la sedentarietà al fine di prevenire lo sviluppo dello scompenso cardiaco.
Inoltre, è consigliabile effettuare regolarmente controlli preventivi per identificare precocemente eventuali disfunzioni ventricolari sinistre asintomatiche che possono precedere lo scompenso cardiaco e avviare un trattamento tempestivo.