Sindrome Feto-Alcolica
Effetti dell’alcool in gravidanza
L’assunzione di alcol durante la gravidanza può avere effetti profondamente negativi sul feto, con conseguenze che possono emergere sia alla nascita che nel corso della crescita. Tra questi effetti figurano malformazioni congenite e danni al sistema nervoso centrale, che possono alterare le capacità cognitive e comportamentali del bambino. La gravità del danno dipende principalmente dalla quantità di alcol consumata, dalla frequenza di assunzione e dal momento della gravidanza in cui avviene l’esposizione. I danni più severi si verificano solitamente con un consumo elevato e continuativo, soprattutto nelle prime settimane di gestazione.
L’incidenza dei danni causati dall’esposizione all’alcol durante la gravidanza varia in base a fattori culturali e geografici. Tuttavia, stimare questa incidenza è complicato a causa della mancanza di un sistema di sorveglianza efficace. In media:
- In Europa: 1-3 bambini su 10.000 nascono con danni da esposizione all’alcol.
- Negli Stati Uniti: 2-7 bambini su 1.000.
Le segnalazioni sporadiche contribuiscono a una sottostima del problema, rendendo più difficile la diagnosi e la riabilitazione dei bambini colpiti.
FASD: Fetal Alcohol Spectrum Disorders
L’insieme dei danni causati dall’alcol durante la gravidanza rientra sotto il termine “Fetal Alcohol Spectrum Disorders” (FASD), che comprende un ampio spettro di disordini fisici, mentali e comportamentali. I neonati esposti all’alcol, specialmente nel terzo trimestre di gravidanza, possono presentare ritardi nella crescita postnatale, risultando piccoli per l’età gestazionale e con una ridotta circonferenza cranica (microcefalia). Alcuni bambini possono presentare parametri di crescita normali, ma sviluppano successivamente deficit neurologici come difficoltà di apprendimento e problemi cognitivi.
Le anomalie cranio-facciali sono tra i segni distintivi della FASD e includono rime palpebrali brevi, un filtro naso-labiale appiattito e allungato e un labbro superiore sottile. Possono essere presenti anche altri dismorfismi, come epicanto, ipertelorismo e anomalie della cartilagine auricolare. Queste anomalie sono dovute all’interruzione dello sviluppo del tubo neuronale fetale, causata dall’alcol.
I bambini affetti da FASD possono manifestare un ampio spettro di deficit cognitivi e comportamentali, tra cui ritardo mentale, difficoltà linguistiche e deficit di attenzione. Possono anche verificarsi problemi di memoria e di apprendimento, nonché disfunzioni delle funzioni esecutive come la capacità di ragionamento e la risoluzione di problemi complessi. Tra i disturbi comportamentali, si possono osservare labilità emotiva, scarsa interazione sociale e aggressività. In alcuni casi, si riscontrano anche anomalie strutturali che interessano cuore, reni, occhi, orecchie e denti.
Diagnosi della sindrome feto-alcolica
La diagnosi della FASD è spesso complessa e difficile da individuare, poiché i sintomi possono essere sfumati e simili a quelli di altre patologie. È opportuno sospettare la FASD in tutti i bambini che presentano segni dismorfici o deficit nello sviluppo somatico e psicomotorio. Un’anamnesi materna e familiare accurata, con particolare attenzione all’assunzione di alcol durante la gravidanza, può essere fondamentale per inquadrare correttamente la diagnosi. Test ematochimici, genetici e strumentali possono essere utili per escludere altre sindromi.
Trattamento e riabilitazione della FASD
Non esiste una terapia specifica per la FASD. Gli interventi terapeutici si concentrano principalmente sulla gestione delle problematiche organiche e somatiche associate, e sulla pianificazione di un percorso riabilitativo di tipo psico-educativo e cognitivo-comportamentale. Questo richiede la collaborazione di un team multidisciplinare, composto da pediatri, neuropsichiatri infantili, logopedisti e altri specialisti.
Come prevenire la sindrome feto-alcolica
La prevenzione è la strategia più efficace per ridurre l’incidenza della FASD. Informare le donne sui rischi del consumo di alcol durante la gravidanza e monitorare attentamente le gravidanze a rischio rappresentano interventi fondamentali. Poiché non esiste una soglia sicura per il consumo di alcol durante la gravidanza, l’unica scelta sicura per proteggere il bambino è evitare completamente il consumo di bevande alcoliche.