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Trattamento della Tromboflebite Superficiale e Profonda

Descrizione

TROMBOFLEBITE SUPERFICIALE

La trombosi venosa superficiale di solito si risolve spontaneamente nel tempo. Tuttavia, per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione, possono essere adottate le seguenti misure.

  • Bendaggio elastocompressivo: viene utilizzato per alleviare i sintomi locali e favorire il drenaggio venoso
  • Farmaci antidolorifici: possono essere prescritti farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’aspirina, che ha anche un effetto antiaggregante.
  • Antiinfiammatori topici: creme, gel o unguenti possono essere applicati localmente per ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore.

In alcuni casi, può essere consigliata una terapia anticoagulante con eparina a basso peso molecolare per 20-30 giorni. Questo tipo di trattamento può ridurre l’estensione della trombosi e il rischio di recidiva trombotica di oltre il 70%.
Tuttavia, è importante ricordare che la trombosi venosa superficiale è un evento acuto che può richiedere diverse settimane per la completa risoluzione dei sintomi come gonfiore e dolore.

TROMBOFLEBITE PROFONDA

Nel caso della tromboflebite profonda, il principale obiettivo del trattamento è prevenire l’embolia polmonare attraverso una terapia anticoagulante. Di solito, si inizia con l’eparina a basso peso molecolare per 5-7 giorni, seguita da un anticoagulante orale come il warfarin. Il warfarin viene avviata entro un paio di giorni dall’inizio della terapia con eparina, poiché richiede circa 5 giorni per raggiungere un effetto terapeutico completo.
Un’alternativa agli anticoagulanti tradizionali sono i nuovi anticoagulanti orali (NAO), che possono essere iniziati alla fine della terapia con eparina poiché hanno un effetto terapeutico più rapido.

È importante notare che un trattamento anticoagulante inadeguato nelle prime 24-48 ore aumenta significativamente il rischio di sviluppare embolia polmonare.

In alcuni pazienti selezionati, potrebbe essere necessario ricorrere a farmaci fibrinolitici o trombolitici per distruggere il coagulo, sebbene siano associati a un rischio emorragico maggiore rispetto agli anticoagulanti. In casi particolari, possono essere considerati approcci chirurgici come la trombectomia o la fasciotomia.

È importante, per stabilire la durata della terapia anticoagulante, differenziare gli episodi provoked, associati a fattori di rischio noti e reversibili, da quelli unproved, dove non vi è una causa identificabile ed è dunque indicata una terapia anticoagulante a lungo termine o addirittura per tutta la vita.

Misure Preventive

Per prevenire la tromboflebite e ridurre il rischio di complicanze, è consigliabile adottare le seguenti misure preventive:

  • Movimento e attività fisica: Evitare periodi di immobilità prolungata e praticare regolarmente esercizio fisico per mantenere una buona circolazione sanguigna. Durante i lunghi viaggi, sia in aereo che in treno o in macchina, è importante alzarsi di tanto in tanto o, se possibile, fare esercizi sul posto e muovere le gambe frequentemente.
  • Idratazione: Bere molta acqua per favorire una corretta idratazione e fluidità del sangue.
  • Abbigliamento: Evitare indumenti molto aderenti o che comprimono la vita, poiché possono ostacolare la circolazione sanguigna.
  • Pillola anticoncezionale: In pazienti con evidenti fattori di rischio, è consigliabile evitare l’uso della pillola anticoncezionale.
  • Smettere di fumare: Il fumo di sigaretta causa un indurimento delle arterie e compromette la circolazione sanguigna. Smettere di fumare può contribuire a ridurre il rischio di tromboflebite.
  • Alimentazione sana: Ridurre il consumo di cibi contenenti grassi animali, come carne rossa, burro e lardo, e seguire una dieta equilibrata per mantenere il peso forma.
  • Monitoraggio della pressione sanguigna: controllare regolarmente la pressione arteriosa per diagnosticare l’eventuale presenza di ipertensione, che può aumentare il rischio di trombosi.
  • Calze elastiche contenitive: In pazienti a rischio, l’uso di calze elastiche a compressione graduata può aiutare a migliorare la circolazione venosa.

Per prevenire l’embolia polmonare, la complicanza più temuta, in alcuni casi può essere indicato l’utilizzo di filtri cavali. Questi filtri impediscono ai frammenti di coagulo di raggiungere il cuore e il circolo polmonare, riducendo il rischio di embolia polmonare.
Questo trattamento è particolarmente efficace nei pazienti con trombosi venosa profonda degli arti inferiori che hanno controindicazioni al trattamento anticoagulante o che continuano a sviluppare recidive nonostante il trattamento anticoagulante.
Adottando queste misure preventive, si può contribuire a ridurre il rischio di tromboflebite e le sue possibili complicanze.