Proteggi la tua voce!
A cura dell’Unità Operativa Complessa (UOC) di Otorinolarigoiatria dell’Ospedale San Giuseppe di Milano
Preti, politici, avvocati, insegnanti, centralinisti e, soprattutto, cantanti e attori: tutte professioni che hanno nella voce il loro strumento principale e che, quindi, proprio alla salute della “voce” devono porre particolare attenzione.
Quali sono gli organi deputati all’emissione della voce?
Il principale, anche se non il solo, è la laringe. La sua struttura è molto complessa, ed in particolare consta di cinque strati che agiscono in sinergia, un po’ come una serie di cuscinetti a sfera, per favorire la vibrazione armoniosa delle corde vocali. Nei cantanti professionisti, ad esempio, i muscoli estrinseci della laringe la mantengono più o meno in una posizione costante mentre quelli intrinseci fanno vibrare le corde in maniera simmetrica e regolare producendo gli armonici necessari.
Le strutture anatomiche sovrastanti la laringe (lingua, labbra, faringe, cavità nasali etc) fungono da risonatore: quando queste strutture sono compromesse da un processo flogistico, per esempio un raffreddore, o da processi cicatriziali, la qualità della voce cambia.
Sotto la laringe troviamo invece i polmoni, che rappresentano il mantice che soffia nello “strumento musicale”. Per tornare all’esempio dei cantanti, i professionisti si differenziano dai dilettanti non per avere più fiato ma per il controllo che sanno esercitare.
Una parola a parte va spesa nella considerazione del ruolo dell’addome.
Si sente tanto parlare del ruolo del diaframma, muscolo inspiratorio, nell’emissione della voce; in realtà sono i muscoli espiratori a farla da padrone ed a questa muscolatura gli insegnanti di canto dedicano grande attenzione.
Quali sono i disturbi della voce più comuni?
Molti sono i disturbi che possono intaccare la nostra voce e solo un clinico esperto, dopo anamnesi approfondita, può dire quale sia la patologia che ci affligge. Perché un conto è parlare di raucedine, che fa pensare ad una lesione della mucosa, un altro è parlare di voce sfiatata, che invece presuppone un problema muscolare, diverso ancora l’affaticamento vocale, che può essere determinato da fattori che esulano la “tecnica”, come, ad esempio, parlare più a lungo del dovuto o cantare in ambienti troppo rumorosi o polverosi quali le quinte di certi teatri durante le prove.
Precauzioni generali utili ai “professionisti della voce”
Si è già detto della forma fisica generale e della prestanza della muscolatura; aggiungerei l’importanza di una buona igiene orale, sia per non dare luogo a fenomeni infiammatori, sia per mantenere un uso corretto delle articolazioni temporo mandibolari importanti per una buona fonazione senza inutili tensioni muscolari.
Il reflusso gastroesofageo è un nemico costante e va prevenuto e trattato, se necessario. Il sistema. endocrino gioca un ruolo fondamentale: una buona funzione tiroidea è un prerequisito fondamentale, ma non solo, anche il ciclo mestruale può influire sulla voce tant’è che in alcuni teatri Europei le cantanti sono scusate, e possono non cantare, durante le mestruazioni proprio perché possono alterare la voce.
Attenzione poi a tutte le medicine che provocano ispessimento delle secrezioni come, ad esempio, gli antistaminici. Anche alcuni alimenti, in primis i latticini che appaiono ispessire le secrezioni, vanno consumati con moderazione se si vuole garantire una buona emissione vocale.
Lo stesso vale per il cioccolato e tutti i cibi che predispongono al reflusso o che hanno effetto eccitante come il caffè.
Otorinolaringoiatria in MultiMedica
L’Unità Operativa Complessa (UOC) di Otorinolarigoiatria, sede distaccata della Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria dell’Università degli Studi di Milano, si occupa di tutte le patologie del distretto testa-collo per tutti gli aspetti ambulatoriali, diagnostici e chirurgici.
La particolare expertise nel trattamento delle patologie rinosinusali, roncopatiche e oncologiche è arricchita da un approccio multidisciplinare reso possibile grazie alla collaborazione con specialisti maxillo- facciali, oncologi, radioterapisti, riabilitatori, pneumologi e allergologi. Il lavoro in equipe è, da sempre, fortemente incentivato al fine di garantire a ciascun paziente la massima condivisione delle competenze diagnostiche e chirurgiche, fornendo al contempo agli specialisti in formazione continui stimoli di crescita professionale.