Attenzione a Dottor Google
II gergo medico, si sa, è terra di insidie. Ci sono parole che intimoriscono il paziente e altre che gli sono di conforto. Parole che lo aiutano a rasserenarsi e vocaboli, invece, che gli instillano ansia. Figurarsi nella Rete. Un mare in cui è facilissimo imbattersi in sirene e ciclopi. Dove l’informazione autorevole e certificata, in fatto di salute, non è affatto la norma. Al solito, i numeri forniscono una fotografia eloquente del dilemma: 8,8 milioni di italiani, nel corso del 2017, sono rimasti invischiati (e danneggiati) nelle acque traditrici delle fake news.
Bufale, svarioni, false indicazioni mediche, voci prive di qualsiasi spessore scientifico. Lungi da noi demonizzare la Rete e la sua ineludibile capacità comunicativa, ma, quando c’è in gioco il benessere personale, ci vorrebbe una bussola affidabile per scansare le conseguenze (reali) di una navigazione (virtuale) affrontata superficialmente, senza le dovute precauzioni. Una sorta di manuale per non smarrirsi.
L’Unamsi, l’Unione nazionale medico scientifica di informazione, presieduta dal dottor Franco Marchetti, ha recepito l’SOS e ha provveduto a stilare un Decalogo per sondare la Rete all’insegna della certezza.
Dieci regole, condivise da svariati organismi e società scientifiche, per ribadirci che il Dottor Google non è affatto… laureato in Medicina e Chirurgia.
- Verificare la fonte
Chi è il proprietario del sito, del giornale on line, o del blog che stiamo consultando? Chi ha interesse a veicolare le informazioni che scorrono sotto i nostri occhi? Chiediamocelo. Approdi sempre garantiti sono quelli istituzionali: del Ministero della Salute, per esempio, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Agenzia Italiana del Farmaco, degli Ospedali e delle Società medico-scientifiche. - Accertarsi dell’aggiornamento del sito
Verificate la data della pubblicazione delle notizie. Una segnalazione, ormai datata o sconfessata, può continuare a circolare in Internet come un “vascello fantasma”! - Cure mediche: evitare il “Fai da te”
Regola aurea: nessuna informazione scritta può sostituire la visita e la parola del medico. Questi e il farmacista devono restare i riferimenti cruciali per la salvaguardia della nostra salute. - Diffidare delle prescrizioni senza visita
Diffidate dei siti e degli esperti che non esitano a sciorinare farmaci e terapie solo in base alla semplice descrizione dei disturbi. - Monitorare il rispetto della privacy
Accertatevi che il proprietario di un sito che gestisce le info sulla salute degli utenti (attraverso il servizio “L’esperto risponde”, per capirsi) rispetti la normativa sulla privacy e garantisca la protezione dei dati personali. - Valutare con la giusta attenzione blog e forum
Possono rivelarsi fonti di utili “dritte”, sì, ma la lettura oculata è sempre d’obbligo. Le storie dei pazienti, benché esemplari ed emotivamente coinvolgenti, vanno soppesate con spirito critico. - Occhio ai motori di ricerca
I motori di ricerca memorizzano scelte e gusti dell’utente, e poi visualizzano temi e siti in linea con le preferenze manifestate nelle navigazioni precedenti. Morale: non fermatevi ai primi risultati ma verificate trasversalmente più dati. - Non “abboccare” alla pubblicità mascherata
Nei siti di qualità l’informazione pubblicitaria dovrebbe sempre risultare palese e dichiarata. - Acquistare con cautela farmaci online Le cyber-farmacie doc si distinguono grazie alla presenza sul loro sito della scritta: «Clicca qui per verificare se questo sito web è legale», che rimanda al portale del Ministero della Salute.
- Non cascare nella psicosi del complotto
Proliferano nel web le notizie apocalittiche… Non si perda mai la capacità di analisi. E confrontiamoci sempre col nostro medico.
Edoardo Rosati – Giornalista medico-scientifico – Autore del libro Dottore, mi dica (Mind Edizioni)