Chirurgia dell’obesità: a ciascuno il suo intervento
Come evidenziato dalla SiCob, la Società Italiana Chirurgia dell’Obesità, nel nostro paese vi sono circa 6.000.000 milioni di persone affette da obesità, ovvero circa il 10% della popolazione totale.
Si tratta di una condizione pericolosa per la salute, che va affrontata con soluzioni efficaci e durature. Una persona obesa ha infatti un’aspettativa di vita inferiore di circa 10 anni, rispetto a quella di un coetaneo con peso normale.
Per perdere peso occorrono soluzioni integrate comprendenti dieta, esercizio fisico, psicoterapia, le quali però a volte non sono sufficienti per ottenere un adeguato risultato: la chirurgia bariatrica si inserisce proprio in questo contesto, essendo “un’arma” in grado di assicurare una cura definitiva nel 60-80% dei casi, allungando conseguentemente la vita ai pazienti.
Evoluzione della Chirurgia Bariatrica in Italia
Circa 50 anni fa, pionieri come Scopinaro e Montorsi hanno tradotto in Italia le prime procedure chirurgiche per l’obesità, anticipando una problematica che avrebbe assunto dimensioni epidemiche. Inizialmente gli interventi eseguiti erano principalmente di tipo malassorbitivo, come il bypass intestinale e la derivazione bilio-pancreatica. Queste procedure modificavano il processo digestivo, favorendo la perdita di peso attraverso un limitato assorbimento di nutrienti e di calorie. Gli effetti collaterali conseguenti a questi interventi erano significativi, i pazienti accusavano carenze nutrizionali importanti e disturbi digestivi, influenti negativamente sulla qualità della vita, ragion per cui, queste tecniche sono state progressivamente abbandonate a favore di approcci chirurgici più sicuri ed efficaci.
L’importanza di un approccio multidisciplinare
L’esperienza ha evidenziato che il successo a lungo termine della chirurgia bariatrica dipende non solo dalla scelta dell’intervento, ma anche da un’assistenza continua preparatoria preoperatoria e postoperatoria di follow up, fornita da un’équipe multidisciplinare.
Professionisti chirurghi, in collaborazione con nutrizionisti/dietisti e psicologi svolgono un ruolo cruciale nel supportare il paziente nel percorso, aiutandolo ad adottare uno stile di vita sano, anche per prevenire eventuali recidive.
Principali interventi chirurgici per l’obesità
Ogni intervento ha caratteristiche proprie che lo rendono utile in contesti clinici specifici. Un paziente può rispondere benissimo ad un intervento e malissimo ad un altro: la giusta scelta dell’intervento chirurgico è un passaggio fondamentale.
Se guardiamo ai dati pubblicati dalla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche, SiCob, possiamo notare che sono 4 le tipologie di intervento più affermate nella pratica clinica.
Sleeve Gastrectomy
Attualmente l’intervento bariatrico più eseguito a livello mondiale, il quale prevede la rimozione di una porzione (corpo e fondo) dello stomaco.
Questo intervento riduce significativamente la capacità gastrica, limitando l’assunzione di cibo e inducendo, così, una sensazione di sazietà precoce. Inoltre, la rimozione di una porzione dello stomaco comporta una diminuzione dei livelli di grelina, ormone la cui riduzione post intervento porta ad un feedback negativo sul sistema nervoso, inibente la sensazione di fame.
Importante nel follow up successivo all’intervento il controllo periodico di sostante nutritive e minerali che possono ridursi, come vitamine del gruppo B, ferro, folati o calcio.
By-pass gastrico
Il bypass gastrico è una procedura chirurgica complessa che coinvolge sia lo stomaco che l’intestino. Il chirurgo crea una piccola tasca gastrica, riducendo le dimensioni dello stomaco, per poi collegarla direttamente alla parte superiore del piccolo intestino, escludendo così il duodeno dal transito; infine si crea una congiunzione tra ansa alimentare e il drenaggio della bile, tramite una seconda sutura o anastomosi.
Questa tecnica limita l’assunzione di cibo e riduce l’assorbimento calorico, in particolare dei grassi, inducendo inoltre significativi cambiamenti ormonali che favoriscono la perdita di peso; in particolare si migliora l’insulino resistenza, chiave di volta per la remissione del Diabete Mellito di tipo II.
L’esclusione dal transito del cibo nella prima parte di intestino (duodeno e primo tratto di digiuno) può comportare un ridotto assorbimento di alcune vitamine e sali minerali con la conseguente necessità di assumere integrazioni: calcio, vitamina B6 e B12, ferro e folati possono essere le principali carenze da supplementare, soprattutto nel primo periodo postoperatorio.
L’assenza della regolazione del piloro nello svuotamento gastrico, può inoltre causare la “sindrome da dumping” o “sindrome da rapido svuotamento”, dovuta al rapido passaggio di alimenti inappropriati all’interno dell’intestino tenue, che può provocare sintomi come calo della pressione sanguigna, aumento della frequenza cardiaca e malessere generale.
Le visite ambulatoriali di controllo post operatorie risultano pertanto fondamentali per ottimizzare la perdita di peso, e per prevenire o trattare alcune possibili effetti dell’intervento come le carenze nutrizionali o la sindrome da dumping.
Il mini-gastric-by pass
Ad oggi in Italia è, insieme al bypass gastrico tradizionale, il secondo intervento più eseguito di chirurgia bariatrica. Variante del bypass gastrico tradizionale, prevede la creazione di una tasca gastrica, seguita da una singola anastomosi tra stomaco e intestino.
Il mini bypass gastrico esclude il primo tratto dell’intestino tenue dal transito alimentare, combinando una restrizione dell’assunzione di cibo con una riduzione dell’assorbimento dei nutrienti. Inoltre, provoca significative modifiche ormonali gastrointestinali, contribuendo ad una notevole perdita di peso.
In alcuni casi, possono verificarsi squilibri nutrizionali che richiedono un’attenta gestione e integrazione, in minor quota rispetto ad un bypass gastrico tradizionale.
Il bendaggio gastrico
Il bendaggio gastrico è una tecnica consolidata, attualmente poco utilizzata se non in casi selezionati di pazienti, che prevede il posizionamento di un anello regolabile attorno alla parte superiore dello stomaco. Questo anello, collegato a un serbatoio sottocutaneo, può essere modificato di diametro, iniettando o rimuovendo soluzione fisiologica. Conseguentemente si crea una piccola tasca gastrica che rallenta il passaggio del cibo, inducendo un precoce senso di sazietà.
Sebbene il bendaggio non influenzi significativamente l’assorbimento dei nutrienti né alteri in modo marcato gli equilibri ormonali gastrointestinali, la sua efficacia dipende fortemente dalla collaborazione del paziente e dal supporto di un’équipe multidisciplinare.
Le complicazioni legate all’anello non sono trascurabili; si tratta pur sempre di un materiale estraneo che l’organismo può non tollerare con facilità, sempre da tenere sotto monitoraggio sanitario per evitare episodi di vomito o sintomi correlati.
Personalizzazione dell’intervento
È fondamentale che i pazienti siano informati sui benefici e sui potenziali rischi associati a ciascuna procedura e che seguano attentamente le indicazioni mediche per ottenere risultati ottimali.
La scelta dell’intervento più appropriato deve essere personalizzata in base alle caratteristiche cliniche del paziente. Un’accurata valutazione pre-operatoria consente di identificare la procedura più indicata, aumentando le probabilità di successo e riducendo il rischio di complicanze.
Centri di eccellenza in Italia
Centri di Cura e Trattamento dell’obesità MultiMedica
Il Gruppo MultiMedica può vantare due Centri di Chirurgia Bariatrica, entrambi accreditati come centri di Eccellenza dalla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche, SiCob, per il numero, la tipologia e la qualità degli interventi eseguiti, anche di revisione.
I centri rappresentano un’eccellenza nell’ambito della chirurgia bariatrica e dispongono di competenze multidisciplinari che consentono la presa in carico completa del paziente con obesità fino al completo recupero dello stato fisico e della qualità di vita.
Le nostre strutture infatti si avvalgono dell’esperienza di un team multidisciplinare di professionisti della salute, tra cui chirurghi bariatrici, nutrizionisti, psicologi, endocrinologi, diabetologi e internisti, che collaborano strettamente per garantire un percorso di cura completo e sostenibile.
MultiMedica si distingue per un approccio integrato, che prevede trattamenti personalizzati per ogni paziente: dalla diagnosi iniziale ai diversi percorsi di trattamento, il nostro obiettivo è quello di accompagnare le persone affette da obesità verso un miglioramento significativo della loro salute e della qualità di vita, fornendo le migliori cure e il supporto più adeguato.
Ecco le strutture presso cui si eseguono la diagnosi e il trattamento dell’obesità:
- il Centro di Chirurgia Bariatrica dell’IRCCS MultiMedica Sesto San Giovanni, diretto dal Dott. Domenico Labonia e dalla Dott.ssa Marta Tagliabue, afferenti all’Unità Operativa di Chirurgia Generale, diretta dal Dott. Salvatore Guarino con la supervisione del Dott. Andrea Porta, responsabile interpresidio.
- il Centro di Chirurgia Bariatrica dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, diretto dal Dott. Andrea Porta, responsabile interpresidio.
- l’Unità Operativa Malattie Endocrine e Diabetologia diretta dal Cesare Berra, coadiuvato dalla Prof.ssa Caterina Conte nella gestione degli ambulatori dedicati all’obesità.
Informazioni utili per i pazienti
Per i pazienti interessati al trattamento dell’obesità presso MultiMedica, di seguito i dettagli utili per contattare le nostre strutture e accedere ai servizi offerti:
- per prenotare una prima visita è possibile contattare il CUP allo 02.86.87.88.89, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.30;
- per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria della sezione di chirurgia bariatrica dell’unità operativa di chirurgia generale allo 02 2420 9252.
MultiMedica si impegna a fornire ai pazienti il massimo supporto durante tutto il percorso di trattamento dell’obesità, garantendo professionalità, umanità e un ambiente di cura sicuro e accogliente.
A cura dell’équipe di Chirurgia Bariatrica MultiMedica