Le persone anziane che non hanno mai avuto problemi al colon non devono sottoporsi a colonscopia!?
La colonscopia è un esame utile per la diagnosi di tumore del colon-retto, che in assoluto è a maggiore insorgenza nella popolazione italiana. Si può prevenire con stili di vita corretti e partecipando al programma di screening.
Il cancro del colon-retto è in assoluto più frequente. Tra gli uomini si trova al terzo posto, preceduto da prostata e polmone, tra le donne al secondo, preceduto dal carcinoma mammario.
Essendo un esame invasivo, la colonscopia fa paura. Ma è utile per la diagnosi precoce di questo tumore.
Per ridurre il fastidio della preparazione intestinale (il classico “beverone” di 3-4 litri) oggi si può ricorrere al Colon Wash, ossia al lavaggio retrogrado del colon (idrocolon pulizia), disponibile presso l’ospedale San Giuseppe di Milano
Lo screening è indirizzato a uomini e donne di età dai 50 ai 69 anni e consiste nell’eseguire, ogni 2 anni, un test di ricerca di sangue occulto fecale (raccolta di un piccolo campione di feci e ricerca di tracce di sangue non visibili a occhio nudo). Se l’esame di ricerca di sangue occulto è positivo, vengono effettuate indagini più approfondite eseguendo la colonscopia. La colonscopia consente di identificare precocemente le lesioni che potrebbero degenerare nel tempo in forme tumorali maligne, e di diagnosticare i carcinomi in stadio iniziale, quindi di provvedere alla terapia curativa.
L’evoluzione del cancro del colon-retto è lenta; per tale motivo lo screening rappresenta uno strumento essenziale per la diagnosi precoce e per attuare un strategia terapeutica mirata.