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Blog – Gruppo MultiMedica

Nuova frontiera: la chirurgia uniportale

Nel corso degli anni la chirurgia non invasiva, effettuata in videotoracoscopia (VTS), ha preso il posto della tradizionale chirurgia a cielo aperto in oltre il 90% degli interventi. In origine eseguita prevalentemente per procedure chirurgiche minori, grazie al miglioramento della strumentazione e delle competenze tecniche, la VTS ha trovato progressivamente sempre più indicazione anche negli interventi maggiori consentendo di abbandonare la tradizionale ampia e dolorosa incisione della parete toracica con divaricazione delle coste. Oggi, il team dell’U.O. di Chirurgia Toracica del Gruppo MultiMedica esegue la maggior parte degli interventi utilizzando la tecnica mininvasiva della videotoracoscopia uniportale.

 

Cos’è la Videotoracoscopia?

È l’analogo toracico della laparoscopia utilizzata in chirurgia addominale o dell’artroscopia in ortopedia.

Con questa tecnica la visualizzazione del campo operatorio avviene mediante l’introduzione di una telecamera all’interno di una determinata parte del corpo, nel nostro caso del torace.

Le immagini di organi come il polmone o di strutture quali pleura e mediastino su cui operare vengono trasmesse a grandi schermi che i chirurghi guardano mentre, grazie ad appositi strumenti idonei per l’endoscopia toracica, eseguono le manovre chirurgiche e gli interventi una volta possibili solo attraverso la visione diretta.

 

Come funziona la Videotoracoscopia dal punto di vista tecnico?

Negli interventi chirurgici in videotoracoscopia si praticano alcune piccole incisioni, che misurano da un minimo di 0,5-1 cm a un massimo di circa 3-3,5 cm a seconda delle necessità, in cui si posizionano dei protettori della parete toracica attraverso i quali si introducono la telecamera e si alternano i diversi strumenti operatori utilizzati durante le varie fasi dell’intervento. Questi piccoli accessi chirurgici protetti sono definiti in gergo “porte” perché di fatto consentono di raggiungere gli organi contenuti nel torace minimizzando, potremmo dire quasi azzerandolo, il trauma per la parete toracica.

 

Cosa significa Uniportale?

Per molto tempo gli interventi in videotoracoscopia sono stati effettuati praticando tre incisioni, quindi, con tecnica definita triportale; successivamente per alcuni interventi selezionati, inizialmente di chirurgia toracica minore, si è cominciato a operare con solo due incisioni, una per la telecamera e l’altra per gli strumenti operatori (VTS biportale). Successivamente siamo passati a utilizzare due soli accessi anche per gli interventi maggiori di resezione polmonare come la lobectomia, fino ad arrivare a quella che attualmente riteniamo essere la nuova frontiera della chirurgia toracica sia minore che maggiore: la videotoracoscopia uniportale.

 

Di quali patologie si occupa la Chirurgia Toracica?

Le patologie più frequentemente trattate sono quelle oncologiche: il tumore primitivo del polmone, le metastasi polmonari, i tumori della pleura (mesotelioma pleurico) e del mediastino (timoma).

Tra le patologie benigne hanno particolare rilevanza clinica quelle ad esordio acuto e che richiedono provvedimenti d’urgenza o di pronto soccorso come lo pneumotorace (o collasso polmonare), il versamento pleurico che comprimendo il polmone provoca insufficienza respiratoria, i traumi della parete toracica che comportano fratture costali o la frattura di sterno e possono causare perdite di aria da polmone ed emorragie interne, le infezioni gravi come l’empiema pleurico.

 

Quali interventi si possono fare in Videotoracoscopia Uniportale?

È possibile effettuare tutti gli interventi di chirurgia toracica maggiore e minore con la tecnica uniportale. Questa tecnica permette di operare attraverso un unico accesso per tutte le diverse fasi della procedura chirurgica. Grazie ad alcuni accorgimenti tecnici, sia la telecamera che gli strumenti operatori possono essere introdotti e manovrati attraverso un solo accesso chirurgico. Al termine dell’operazione, sempre dalla stessa unica porta, la parte anatomica da asportare viene estratta con una apposita borsa da endoscopia toracica; da ultimo si posiziona il drenaggio toracico nella porta stessa che viene infine suturata con fili riassorbibili.

 

Qual è il vantaggio della Videotoracoscopia?

Il vero e grande beneficio non è tanto dato dall’evitare inestetiche e lunghe cicatrici, ma è principalmente costituito dal non dover più incidere i muscoli della parete toracica né tantomeno divaricare le coste: con la toracoscopia non si ha più il doloroso decorso post-operatorio di un tempo né tantomeno si va incontro alla minore elasticità causata dagli ampi tagli dei muscoli della gabbia toracica che comportava come conseguenza una ridotta capacità funzionale respiratoria.

Al contrario, con la videotoracoscopia il dolore postoperatorio è minimo, la degenza media ospedaliera è inferiore rispetto alla chirurgia tradizionale così come il ritorno alla vita normale è più rapido perché anche i tempi della convalescenza si abbreviano. Con la chirurgia uniportale questi aspetti positivi vengono ulteriormente valorizzati, in particolar modo il dolore postoperatorio è estremamente ridotto perché si “tocca” un solo spazio intercostale invece dei due o tre della VTS bi e triportale.

Il dott. Matteo Incarbone ha al suo attivo oltre 6000 interventi chirurgici come primo operatore e dirige l’U.O. di Chirurgia Toracica dal 2010. L’equipe è composta dal dott. Alberto Meroni, dal dott. Massimo Castiglioni e dalla dott.ssa Elisa Arborio ed esegue oltre 300 interventi all’anno.

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