Prodotta la prima cornea da stampante 3d
La notizia inglese rappresenta una importante acquisizione nel campo dei trapianti di cornea.
La possibilità di stampare una matrice collageno in pochi minuti attraverso una tecnologia ormai accessibile come la stampa 3D, rappresenta un vantaggio in termini di diffusione del tessuto di produzione sintetica. Avrebbe anche le caratteristiche di riproducibilità e standardizzazione che consentono di uniformare il livello di qualità del tessuto. Interessante è la possibilità di coltivare cellule staminali corneali sulla matrice, attraverso un processo in realtà già disponibile, peraltro sviluppato da un’azienda italiana all’avanguardia in questo settore.
Il problema potrebbe essere più legato alla seconda parte della procedura, cioè la cultura delle cellule staminali e la loro differenziazione in cellule dei vari strati della cornea. La tecnologia esiste, tuttavia è ancora molto costosa e in via di sviluppo. Fortunatamente in Italia c’è abbondanza di tessuti corneali da impiantare, grazie a un intenso lavoro di decenni di sensibilizzazione della popolazione e di cultura della donazione che, insieme alla presenza di Banche degli Occhi all’avanguardia, consente di coprire il fabbisogno di tessuti corneali per il trapianto. Il problema invece è ancora molto sentito in Stati, anche europei, dove non è stata instaurata una rete sviluppata di Banche degli Occhi, e ovviamente nei paesi in via di sviluppo.
In tali contesti, la possibilità di produrre cornee per il trapianto consentirebbe di soddisfarne la domanda più efficacemente, e consentire la cura della quarta causa globale di cecità.
Dr. Saverio Luccarelli, Responsabile Servizio Cornea, Clinica Oculistica Universitaria, Ospedale San Giuseppe