Sei uno sportivo? Occhio al naso
Un problema sottovalutato
La frattura delle ossa nasali e del setto nasale è uno dei traumi più frequenti in molti sport da contatto. Nonostante possa comportare una serie di importanti conseguenze dal punto di vista estetico e funzionale, sia nell’immediato, sia a distanza di tempo dal trauma, il naso rotto è un infortunio che si tende a minimizzare e a sottovalutare,mentre andrebbe trattato con estrema cura e precisione. Il naso, infatti, non solo rappresenta una parte anatomica cruciale nei rapporti sociali perché centro del viso su cui si posa l’attenzione di chi ci guarda, ma è anche lo strumento essenziale di una buona funzione respiratoria, fondamentale nella vita quotidiana e motore delle performance sportive amatoriali e professionistiche.
Quando è indicato l’intervento chirurgico
Il trattamento terapeutico per il naso rotto dipende dalla gravità della frattura. Per un infortunio di lieve entità, è sufficiente aspettarne la naturale guarigione; per un infortunio moderato o grave, invece, serve un riallineamento manuale, se non addirittura di tipo chirurgico.
In particolare, quando la frattura ossea si associa alla deviazione del setto nasale, si rende opportuna l’operazione chirurgica. L’obiettivo è quello di ristabilire la forma del naso precedente al trauma, o anche di migliorarla, evitando deformità che talvolta sono più visibili a distanza di tempo, e di ripristinare la normale funzionalità respiratoria, spesso compromessa dal trauma o che lo stesso processo di guarigione può alterare a posteriori.
Diverse tipologie di rinoplastica
L’aumento dell’esperienza e delle conoscenze nell’ambito della chirurgia nasale ha portato a una notevole varietà e complessità di tecniche e indicazioni: dalla chirurgia plastica che ha solo l’obiettivo di lavorare sull’estetica del naso, alla chirurgia ricostruttiva, che ripara nasi gravemente deformati o mutilati da traumi, per arrivare alla più innovativa chirurgia morfo-funzionale, che unisce le due componenti (funzionale ed estetica) associando la riparazione del naso e il ripristino della funzionalità respiratoria con il miglioramento dell’aspetto esteriore. Risolvere entrambe le problematiche è di fondamentale importanza, al fine di ottenere una rinoplastica che riporti l’armonia nel viso, minimizzi i difetti e permetta un risultato il più possibile stabile nel tempo.
Intervento e decorso post-operatorio
L’operazione, che generalmente necessita di anestesia generale, ha una durata di circa 30-40 minuti e non richiede quasi mai incisioni visibili esternamente. Dopo l’intervento la ripresa è piuttosto rapida e senza eccessive limitazioni per la vita sociale, lavorativa e sportiva. Le attuali metodiche operatorie, infatti, eseguite da chirurghi specializzati e presso strutture riconosciute, consentono di essere molto più conservativi e rispettosi della fisiologia nasale e, insieme ai nuovi e sempre più sofisticati tutori protettivi, permettono di riprendere l’attività sportiva, anche professionistica, in tempi rapidi.
Dr. Francesco Klinger, Direttore dell’Unità di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Gruppo MultiMedica>/pre>