Integratori alimentari: come utilizzarli al meglio

Dal 2008 al 2018 il consumo di integratori alimentari è aumentato del 126%. Secondo i dati della ricerca “Il valore sociale dell’integratore alimentare”, realizzata dal Censis e presentata a giugno alla XX Convention di Federsalus a Roma, sono ben 32 milioni gli italiani che consumano integratori alimentari. Tra questi, più di 18 milioni li consumano abitualmente, ovvero tutti i giorni o qualche volta a settimana, e più di 4 milioni qualche volta al mese. Il 62% degli utilizzatori ha tra i 35 e 64 anni e si tratta prevalentemente di donne.
Al 57% degli italiani viene consigliato di utilizzare integratori alimentari: la maggioranza, ovvero l’82%, riceve questa indicazione dal medico o dal farmacista, mentre il 17% accoglie il suggerimento da canali diversi, quali famiglia, amici, televisione e riviste. Inoltre, paradossalmente, il 58% di chi assume integratori gode di uno stato di salute buono, se non addirittura ottimale.
Ma cosa sono gli integratori alimentari? Perché assumerli? Esistono dei rischi per la salute? Vediamolo insieme.
La direttiva 2002/46/CE, recepita in Italia con il D.L. 21 maggio del 2004, n.169 definisce gli integratori alimentari come prodotti appartenenti al settore alimentare destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico – in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti – e sono solitamente presentati in forme pre-dosate, quali capsule, pastiglie, pillole, compresse, gomme da masticare, polveri in bustine, liquidi contenuti in fiale.
Purtroppo, la molteplicità di integratori alimentari proposti dal mercato causa nella popolazione una grande confusione. Inoltre, non essendo definiti come farmaci, si ha la tendenza a considerare gli integratori come prodotti non pericolosi, abusandone sia nel consumo che nel dosaggio. Per tutelare la salute del consumatore, il Ministero della Salute ha pubblicato un decalogo per un loro uso corretto.
Dal decalogo si legge che:
- una dieta varia ed equilibrata fornisce, in genere, tutte le sostanze nutritive di cui l’organismo ha bisogno ed è fondamentale per tutelare e promuovere la salute e il benessere nel contesto di uno stile di vita sano e attivo;
- l’uso di qualunque integratore alimentare, ai fini della riduzione di peso, può avere solo un effetto secondario e accessorio per le specifiche indicazioni riportate in etichetta;
- l’uso di un integratore alimentare non deve mai essere dettato dalla convinzione, erronea, di poter “compensare” gli effetti negativi di comportamenti scorretti;
- l’eventuale impiego di integratori in ambito sportivo deve tenere comunque conto del tipo di sport praticato, dalla sua intensità e durata, nonché delle specifiche condizioni individuali, ricordando che una dieta varia ed equilibrata può soddisfare le esigenze nutrizionali dell’organismo;
- l’impiego di integratori, per risultare sicuro e adatto a specifiche esigenze deve avvenire in modo consapevole e informato sulla loro funzione e sulla valenza degli effetti svolti, senza entrare in contrasto con l’esigenza di salvaguardare abitudini alimentari e comportamenti corretti nell’ambito di uno stile di vita sano e attivo;
- è importante accertarsi che gli effetti indicati in etichetta rispondano effettivamente alle specifiche esigenze di ottimizzazione della salute e del benessere e non superare le quantità di assunzione indicati. Inoltre, è importante prestare attenzione alla modalità d’uso, alla modalità di conservazione e agli ingredienti presenti, anche in considerazione di eventuali allergie e intolleranze;
- gli integratori alimentari non hanno finalità di cura, prerogativa esclusiva dei farmaci, perché ideati e proposti per favorire nell’organismo il regolare svolgimento di specifiche funzioni o per ridurre i fattori di rischio di malattia.
Gli integratori alimentari hanno l’obiettivo della prevenzione e della tutela della salute, ma vanno utilizzati con cautela, diffidando da prodotti propagandati come “miracolosi” su Internet o da alcuni giornali o canali televisivi. È importante che lo specialista valuti la reale necessità dell’integratore, soprattutto se non si è in buona salute, se si è in gravidanza, se si sta allattando o per la somministrazione ai bambini. Un prodotto non è sicuro solo perché è naturale, proprio il suo profilo di attività fisiologica potrebbe determinare degli effetti inattesi e indesiderati in determinate condizioni. Ad esempio, in alcuni studi si afferma che la supplementazione di vitamina A in gravidanza potrebbe determinare malformazioni fetali a causa dell’ipervitaminosi della vitamina stessa.
Inoltre, in caso di obesità o di sovrappeso, mai affidarsi unicamente agli integratori alimentari per smaltire il grasso in eccesso, i miracoli per dimagrire non esistono. Piuttosto, è fondamentale farsi guidare da un professionista del settore e riacquisire il buon senso sia nella riduzione dell’apporto calorico che nell’aumento della spesa energetica, con un buon livello di attività fisica.
Dr.ssa Angela Valentino, Biologa Nutrizionista, IRCCS MultiMedica