Quando la tavola è un incubo. Quel ‘mal di mangiare’ che nasce nel cervello
Intervista al Prof. Luzi
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la Repubblica Salute
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26/10/2022
La fame nasce nel cervello. E così i disturbi dell’alimentazione: a confermarlo sono studi recenti che aiutano a capire meglio i diversi meccanismi che gestiscono il nostro rapporto col cibo. In particolare, lo studio pubblicato su Nature Metabolism ha permesso di individuare, per ora negli animali, un meccanismo che contribuisce a regolare l’equilibrio fame e sazietà.
Si tratta di un enzima, l’autotassina, che agisce sulle lisosfatilcoline, sostanze che contribuiscono a regolare l’equilibrio fame e sazietà. Si è visto che bloccando l’attività di questo enzima i topi usati di ricercatori, anche se affamati, tendono a mangiare meno e a non prendere peso. Una scoperta che potrebbe portare a realizzare farmaci in grado di funzionare da interruttore disattivando i meccanismi cerebrali che stimolano l’appetito, e aiutando a trattare obesità e disturbi dell’alimentazione.
Ne parla il prof. Livio Luzi, Direttore del Dipartimento di Endocrinologia, Nutrizione e Malattie Metaboliche del Gruppo MultiMedica/ Università degli Studi di Milano, nell’articolo di Paola Emilia Cicerone su la Repubblica Salute.