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Dove Siamo
Ospedale San Giuseppe
Via San Vittore 12, Milano
Per informazioni
La villocentesi, o prelievo dei villi coriali, consiste nell’aspirazione di una piccola quantità di tessuto coriale (materiale placentare). Questa procedura trova la sua ratio nella considerazione che la placenta e il feto originano dal medesimo tessuto.
L’esame dei villi coriali serve a valutare il cariotipo, cioè l’assetto cromosomico fetale, per determinarne la normalità o, al contrario, la presenza di anomalie. La prima risposta diretta per quanto riguarda le malattie cromosomiche si ottiene dopo sole 48 ore dall’esecuzione del prelievo. La risposta definitiva si ottiene dopo circa 12-15 giorni.
In cosa consiste l’esame?
La villocentesi è un esame invasivo che consiste nel prelievo di villi coriali dalla placenta. Viene effettuata per via trans addominale sotto controllo ecografico. Il campione di cellule placentari viene esaminato alla ricerca di anomalie del cariotipo.
Quando si esegue?
Il prelievo dei villi coriali si esegue di regola fra le 11 e le 13 settimane di gravidanza. In particolari casi può essere condotta anche dopo.
A chi è indicato?
L’esame viene proposto alle pazienti giudicate ad elevato rischio di anomalie cromosomiche, come ad esempio:
- Donne di età superiore ai 35 anni;
- Aumentato spessore della translucenza nucale;
- Precedente figlio affetto da anomalia cromosomica;
- Genitori portatori di alterazioni cromosomiche (traslocazioni, inversioni, aneuploidie);
Esami da eseguire prima della Villocentesi
- gruppo sanguigno e fattore Rh di entrambi i genitori;
- ricerca dell’epatite B e C nella madre;
- test HIV (non obbligatorio).
Qualora la madre presenti un fattore Rh- e il padre Rh+ è necessario che si esegua anche un test di Coombs indiretto. In tal caso alla gestante verrà somministrata la profilassi anti D, dopo aver eseguito il prelievo. Terminato l’esame la paziente potrà tornare al proprio domicilio senza alcuna particolare terapia, se non la precauzione di non sollevare pesi o effettuare sforzi per 3-4 giorni.
I rischi della Villocentesi
La villocentesi risulta gravata da un rischio abortivo variabile in rapporto alla tecnica. La presenza di un sanguinamento nei 2-3 giorni che seguono la procedura si manifesta in circa 1 caso su 5 e di per sé non pregiudica la gravidanza.
L’insorgere di dolori e contrazioni è evenienza frequente, di significato trascurabile ai fini della prognosi giacché presente in modo del tutto indipendente dall’esito della gravidanza.