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Dove Siamo

Ospedale San Giuseppe
Via San Vittore 12, Milano


Per informazioni



  • Ecografia 3D e 4D

    Durante l’intero periodo della gravidanza, la futura mamma si sottopone ad una serie di esami e visite per valutare e controllare la salute e la corretta crescita del nascituro. Tra gli esami più importanti nel calendario della gravidanza ci sono le ecografie. Oggi, grazie allo sviluppo della tecnologia digitale e di ecografi sempre più efficaci, possiamo visualizzare le immagini ecografiche anche nelle modalità 3D e 4D, utilizzando la stessa procedura d’esame.

    In quale periodo della gravidanza è possibile eseguire un’ecografia 3D o 4D?

    Le ecografie 3D e 4D possono essere svolte in qualsiasi momento, ma per ottenere un migliore risultato si raccomanda di eseguirle tra la 23°-24° e la 28°-29° settimana di gestazione, quando il feto è completamente formato e in piena attività ed è possibile vedere distintamente i dettagli del suo volto, i lineamenti, ma anche il sorriso e il pianto. Le immagini sorprendentemente realistiche riescono a mostrare dettagli emozionanti quali la forma del naso, della bocca e le prime espressioni del nascituro.  

    Analogamente, si sconsiglia di effettuare l’ecografia 3D/4D oltre questo periodo onde evitare che il bambino sia troppo grande e che, di conseguenza, non vi sia abbastanza spazio tra il suo volto e l’addome della mamma per far sì che la sonda generi un buon segnale di ritorno e restituisca delle immagini chiare e dettagliate.

    Di quale preparazione necessita?

    Generalmente, l’ecografia 3D non richiede alcun tipo di preparazione. Ma, perché l’esame risulti ben visibile, è necessario che il feto sia in posizione supina, con il viso rivolto verso la sonda, e che ci sia una buona ecogenicità della mamma. Maggiore è lo spessore e la densità dei tessuti materni, minore è la qualità dell’immagine. Il momento migliore per svolgere l’ecografia 3D e 4D è in concomitanza con l’ecografia morfologica.

    Ecografia 3D e 4D per scoprire il volto del bambino

    Dal punto di vista clinico, la possibilità di vedere il feto tridimensionalmente facilita l’individuazione di alcune patologie, quali la spina bifida, il labbro leporino, alcune patologie del sistema nervoso centrale, del cuore e dell’apparato muscolo scheletrico.

    L’aspetto più rivoluzionario di questa tecnologia è la possibilità per i futuri genitori di fare la conoscenza del proprio bambino prima ancora che nasca, contribuendo a creare un fortissimo legame emozionale. La qualità dettagliata dell’immagine tridimensionale consente di distinguere chiaramente i lineamenti del viso, la morfologia del volto e di riconoscere le prime somiglianze. Come in nessun altro momento della gravidanza, durante l’ecografia 3d/4d, il futuro nascituro si mostra nella sua concretezza, permettendo ai genitori di dare un vero e proprio sguardo a ciò che fino ad ora avevano solo potuto immaginare e sognare. Così, ancora prima del parto, sarà possibile scattare le prime foto ricordo da stampare e condividere con gli affetti più cari.

    Oltretutto, secondo alcuni studi, vedere il bambino muoversi, fare le smorfie, succhiarsi un dito o giocare con il cordone ombelicale influenzerebbe positivamente lo stile di vita della mamma che, rendendosi conto della vita che sta crescendo dentro di lei, è portata a cambiare il proprio stile di vita, interrompendo attività dannose per il figlio, quali possono essere il fumo o una dieta sregolata.

    Ecografia 3D o 4D in gravidanza: dove farla?

    L’Ospedale San Giuseppe che dal 1864 accompagna le mamme e i papà a divenire futuri genitori, si è dotato di ecografi all’avanguardia che basano i propri calcoli sull’intelligenza artificiale e permettono misurazioni accurate e semiautomatiche per una rapida acquisizione dei volumi delle strutture anatomiche del feto. Le macchine, che dispongono di parecchie elaborazioni software dell’immagine 3D restituiscono ai genitori fotografie nitide ed emozionanti. Grazie alle loro avanzate caratteristiche tecniche, in futuro si potrà prevedere di esportare i volumi direttamente ad una stampante 3D per ottenere dei veri e propri modelli tridimensionali in grado di mostrare anche alle mamme e ai papà non vedenti il volto del proprio piccolino.