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Dove Siamo

Ospedale San Giuseppe
Via San Vittore 12, Milano


Per informazioni


  • Diagnosi prenatale

    La gravidanza è un fatto fisiologico, ovvero naturale. Ciò non toglie che, in certi casi, fortunatamente rari, possa presentare delle anomalie o dei problemi legati alle condizioni della mamma o del feto.
    È bene dunque che la donna proceda al controllo del proprio stato di salute ancor prima di intraprendere un’eventuale maternità e che, nel corso dei nove mesi di gravidanza, si sottoponga alle visite e agli esami periodici consigliati dal ginecologo.

    L’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Giuseppe, con una media di circa 1200 parti all’anno, è dotata delle attrezzature più all’avanguardia per eseguire esami e controlli di diagnostica prenatale e perinatale.

    LA DIAGNOSI NON INVASIVA

    La diagnosi non invasiva comprende Duo Test (chiamato anche Bi-Test o Ultrascreen) e DNA fetale (NIPT). Questi esami sono privi di rischio per la gravidanza.

    • Duo Test: translucenza nucale + screening biochimico su sangue materno: è un test di screening composto da un prelievo di sangue della mamma in cui vengono dosate due proteine prodotto dalla placenta (freeBHCG e PAPP-A) e da un’ecografia approfondita che viene eseguita tra 11-13+6 settimane. Durante quest’ultima, vengono misurati e controllati diversi parametri fetali (translucenza nucale, osso nasale, dotto venoso e controllo accurato dell’anatomia) e richiesti dati anamnestici alla madre. Questi dati vengono poi inseriti in un programma e un algoritmo calcola il rischio di trisomia 21.
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    • DNA fetale: è un prelievo di sangue materno in cui si ricerca la frazione di DNA fetale libero. Dal sangue periferico materno è possibile ottenere importanti informazioni sul feto, senza mettere a rischio la gravidanza. In particolare, questo test consente un’analisi diretta del materiale cromosomico per valutare l’eventuale presenza delle trisomie 21, 18 e 13 e delle aneuploidie dei cromosomi sessuali oltre ad alcune microdelezioni.
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    Si tratta di esami che hanno come risultato una stima della probabilità di malattia, seppure con un margine di errore molto limitato. In caso di risultato positivo, la madre verrà invitata a sottoporsi a ulteriori accertamenti con amniocentesi o villocentesi, che, ancora oggi, restano gli unici esami che permettono una diagnosi certa di patologia.

    LA DIAGNOSI INVASIVA

    La diagnosi invasiva comprende amniocentesi e villocentesi. Esami caratterizzati da un rischio di aborto di circa lo 0,8% ma che garantiscono un risultato certo sul cariotipo del nascituro, ovvero sul numero e la struttura dei suoi cromosomi.

    Il Sistema Sanitario Nazionale garantisce gratuitamente questi esami alle donne con età superiore a 35 anni o a chiunque abbia un test combinato con rischio alto.

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